Per l’opera ho messo la mia firma. Raccolta firme della CGIL Rovigo – .

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ROVIGO • Durante i festeggiamenti per la Festa della Liberazione a Pontecchio Polesineper onorare la Costituzione antifascista italiana, CGIL Rovigo Prende il via anche la campagna di raccolta firme in Polesine per i quattro referendum per l’abrogazione dell’occupazione.

Sono quattro, come il numero dei referendum che vuole proporre, gli obiettivi che la Cgil vuole raggiungere facendo riferimento al voto popolare: tutelare i lavoratori e rendere per loro il lavoro dignitoso, stabile e sicuro. Questi obiettivi campeggiano anche nel logo della campagna referendaria indetta dal sindacato, dal titolo: “Per il lavoro metto la mia firma”.

Lo scopo dei referendum proposti è quello di abrogare quelle norme e leggi che si sono rivelate contrarie alla tutela dei diritti dei lavoratori e alla loro sicurezza sul lavoro. Nello specifico si propone di abrogare: il decreto legislativo n. 23 del 2015, che ha eliminato la tutela della reintegrazione per gli assunti a tempo indeterminato dopo il 7 marzo 2015, creando di fatto un’ingiusta disparità di trattamento tra assunti prima e dopo quella riservata all’interno di tutte quelle aziende con più di 15 dipendenti; il limite massimo dell’indennità, attualmente fissato in un massimo di 6 mensilità, in caso di licenziamento illegittimo all’interno di un’azienda con meno di 16 dipendenti; le norme che hanno liberalizzato il lavoro a tempo determinato, ripristinando l’obbligo di motivazione per il ricorso ai contratti di lavoro a tempo determinato; e, infine, l’abrogazione delle norme che impediscono, in caso di infortunio sul lavoro negli appalti, di estendere la responsabilità all’impresa appaltatrice.

Queste le dichiarazioni di segretario generale della Cgil Rovigo, Pieralberto Colombo, al riguardo: “Dopo le numerose manifestazioni indette insieme alla UIL negli ultimi mesi, che hanno avuto al centro i temi dell’emergenza sanitaria pubblica, della sicurezza sui luoghi di lavoro, del contrasto alla precarietà, piaga estremamente diffusa nel nostro Paese e, in particolare, nel nostro territorio, soprattutto tra i giovani; ora abbiamo deciso di utilizzare anche lo strumento del referendum abrogativo, perché le ultime leggi, comprese quelle degli anni passati, hanno reso il lavoro sempre più precario e instabile. Abbiamo scelto il 25 aprile come simbolo di libertà, perché il mondo del lavoro deve essere liberato dalla precarietà, dalle ingiustizie e dalle disuguaglianze.

Si potrà firmare nelle nostre sedi, saremo presenti anche nei mercati e nelle piazze, è possibile firmare anche online sul sito https://www.cgil.it/referendum”.

 
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