Occupato il palazzo dell’ex Soprintendenza in via Margherita a Trento. «Situazione intollerabile tra droga e povertà» – .

Una finestra visibilmente rotta, forse sassata, forse sbarrata, frammenti di vetro ancora a terra e una coperta (è grigia, qualche giorno fa era marrone) appoggiata al buco che permette di scavalcare senza tagliarsi le mani: questo è il immagine che restituisce l’ex sede dell’ex Soprintendenza agli Studi in via Santa Margherita, a pochi passi dal centro storico di Trento. Salendo al secondo piano dell’asilo nido universitario, che è proprio di fronte, da una finestra si vede un soggiorno di fortuna realizzato dagli ospiti dell’edificio “occupato ormai da un paio di settimane”, come confermano i docenti della scuola contatto dell’infanzia. Qualche paia di scarpe sulla destra, una bottiglia di vetro di coca cola poco più in là e dei sacchi a pelo, o coperte, ammucchiati per ricreare l’illusione di avere un letto dove dormire e un tetto sopra la testa per proteggersi dalle intemperie. notti gelide degli ultimi giorni. Una situazione che destabilizza e porta a riflettere sulle motivazioni sottostanti. Cosa spinge queste persone a scavalcare una ragnatela di vetro, rischiando di farsi male, per poi lanciarsi da un’altezza di due metri e trovare finalmente un riparo?
«Che strano destino – commenta il rappresentante pedagogico – alcuni dei nostri educatori si sono formati proprio lì, in quella che un tempo era la sede del Provveditorato agli studi». Alle 10 del mattino non c’è più nessuno all’interno della struttura, chi ci abita cerca di sgattaiolare all’alba per non farsi notare e rientra solo a tarda sera. «Sono i nostri nuovi vicini», scherza un dipendente del nido che cerca di sdrammatizzare un problema complesso che «è già stato reso noto sia al Comune che alla Provincia» precisa il rappresentante pedagogico. «Al via vai degli ultimi giorni – prosegue – si aggiungono una serie di eventi spiacevoli come lo spaccio di droga fuori dall’asilo in pieno giorno, assistito in prima persona da un genitore mentre portava qui il proprio figlio». Non solo, non lontano dall’asilo, sono state rinvenute anche alcune palline di sostanza stupefacente, che sono state rimosse dalla polizia con l’ausilio di unità cinofile. Poi ci sono “la sporcizia, la pipì per strada, l’odore nauseabondo, la carta stagnola per terra”: tutti elementi che preoccupano molto sia gli educatori che i genitori perché “anche i bambini rischiano di farsi male”. Tra le immagini più impressionanti, c’è una foto scattata la mattina del 15 aprile scorso che immortala un ragazzo incappucciato mentre scavalca il portone del palazzo e si fa spazio tra i vetri taglienti della finestra, appoggiandosi alla “coperta-cuscino”. . L’istantanea è stata tempestivamente trasmessa al referente degli uffici provinciali, accompagnata da una lettera.
Il referente amministrativo precisa che «la Provincia e il Comune sono già stati contattati» e al momento la risposta di un tecnico ha confermato che la situazione è ben nota e che sono stati effettuati alcuni sopralluoghi con relativi interventi delle forze dell’ordine che hanno preso misure per liberare l’edificio.” La Provincia ha inoltre informato che “le utenze sono state disattivate” e che per “risolvere definitivamente la situazione bisognerà attendere l’avvio dei lavori di ristrutturazione dell’immobile” previsti nei prossimi mesi e che prevedono la trasformazione dell’ex Edificio Educativo Palazzina direzionale nel centro archeologico della città con annessa biglietteria per l’accesso alla Villa Romana di Orfeo. Al momento, però, il bando di gara non è stato nemmeno pubblicato.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “Avere fiducia ed esigere sicurezza” – Luna Notizie – Notizie di Latina – .
NEXT Il “20” della passione. Como-Cittadella è tra i capolavori – .