Gioco – “Per essere padrone del campo e avere il possesso della palla bisogna fare gol, altrimenti tutto il resto è spazzatura. Si può parlare di tutto, aggrapparsi agli episodi, ma una squadra che ha certe ambizioni non può avere un attaccante che fa gol, non solo il centravanti. Belotti lotta per la squadra, ma – mi fa ridere – l’attaccante generoso è quello che fa gol. Se guardi il totale dei gol segnati dal reparto non puoi fare paura, non obblighi gli avversari ad averne. Lo stesso Nico González chi è quello che segna di più e non ha numeri pazzeschi”.
Rosa? “Abbiamo guadagnato tanto e speso malissimo. Abbiamo festeggiato la vendita di Vlahovic a 80 milioni, perché ci hanno abituato così ma poi non lo abbiamo sostituito con giocatori altrettanto forti, ma nemmeno paragonabili. Soldi spesi male e sul mercato non sono stati seguiti i desideri dell’allenatore, non c’è una vera pianificazione”.
Carattere – “La Fiorentina non ha personalità, per la partita che fa sbaglia e si presta agli avversari. Non hanno cattiveria, manca il giocatore che va a spremere i capezzoli dell’attaccante avversario. Ben fatto Comuzzo, l’unico ad intervenire in maniera decisiva su Scamacca ed entrare nel momento più delicato della partita. La Fiorentina è una squadra mentalmente piccola in Italia, in Europa riesce a giocare di più il suo calcio e a trovare più gol contro difese che non si sono rivelate insormontabili. Non basta incolpare e basta Italianosarebbe semplicistico”.
Milenkovic? “Sono severo, in una partita così importante è grave commettere quell’errore. Non è un fallo, ma un errore di giudizio in cui l’intervento è completamente sbagliato. Quando vai lì, prendi la palla”.
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