Un anno intero senza partite di calcio a Viterbo, complice la situazione legata allo stadio Rocchi e un bando per l’affidamento redatto dal Comune ma poi bloccato perché l’impianto è di proprietà della Regione. Una vicenda – che si sta sbloccando con la delibera di acquisizione dello stadio approvata dal Comune della Tuscia lo scorso febbraio – che ha frenato il ritorno in gialloblù dei Piero Camilli, ex presidente della Viterbese e oggi main sponsor dell’FC Viterbo in Eccellenza. Ai microfoni di Tusciaweb.eu Camilli ha spiegato i suoi progetti: “L’assessore Aronne ha parlato di affidare lo stadio temporaneamente, domenica dopo domenica? Una proposta fuori luogo. Se prendo la guida dell’FC Viterbo lo farò per tornare in C e poi in B, non per giocare in Terza Categoria. Uno stadio aperto solo la domenica serve per le partite tra scapoli e sposati. Cercano squadre in categorie superiori all’Eccellenza, vuol dire che ho fatto qualcosa di buono in questi anni. Ricordo che quando arrivai a Viterbo e la Viterbese non era nemmeno iscritta al campionato. Li ho portati alla vittoria della Coppa Italia di Serie C, avevo strutture, sedi, personale e staff tecnico”.
