Petitto un artista trasformista. D’Agostino? Era con Festa – .

Avellino

Il confronto politico ad Avellino in vista del voto di giugno è già acceso. E Antonio Gengaro accende la miccia nel giorno della Liberazione. Nel mirino del candidato sindaco di Campo Largo ci sono l’imprenditore D’Agostino, candidato con Forza Italia, e il consigliere regionale Livio Petitto, entrambi impegnati in questi giorni a costruire un patto “civico” del centrodestra con un candidato unitario.

«Credo che molti elettori disillusi da Festa non sosterranno quelli che fino ad ora sono stati con l’ex sindaco e che oggi scappano facendo finta di non esserci stati negli ultimi anni», dice Gengaro.

Il riferimento è chiaro. E lo spiega bene: «Faccio due nomi nella città di Avellino: D’Agostino si collocava nell’ambito di Forza Italia ma fino a sei mesi fa era con Festa. E poi c’è Petitto. Ma quante forze politiche, quanti iscritti ha cambiato nella sua vita? Se qualcuno volesse definirsi un trasformista, chi sarebbe? È Petitto, allora voglio proprio vedere dove vanno…”.

“Io – aggiunge Gengaro parlando di Petitto – lo inseguirò casa per casa. Nella destra avellinese, nella borghesia avellinese, ci sono uomini in gamba. Penso che queste persone penseranno prima all’interesse della città di Avellino e poi ad altre comodità”.

Una stoccata anche al prefetto Spena che se ne va. “Il prefetto poteva fare qualcosa di più – sottolinea Gengaro – e non aspettare che le interrogazioni parlamentari entrassero in alcune questioni che riguardano la legalità e la trasparenza all’interno di un ente. Il principio di trasparenza è proprio la prima cosa da riportare in Piazza del Popolo.

 
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