MILANO – Sul rinnovo del contratto di Inzaghi stiamo procedendo speditamente, con Lautaro e Barella il discorso è argomentato ma senza fretta e tutti i giocatori della rosa dell’Inter hanno chiesto di restare. Lo ha detto Beppe Marotta, amministratore delegato dell’area Sport dell’Inter, intervenendo a margine della Festa dello Sport, organizzata a San Siro dal quotidiano “il Foglio”.
Avanti con Inzaghi
L’amministratore delegato nerazzurro ha parlato innanzitutto dell’allenatore: “Vogliamo continuare un processo evolutivo, non certo rivoluzionario. Della gestione tecnica di Simone Inzaghi non si può certo discutere affatto. Infatti, su indicazione del presidente Zhang, ci siederemo per prolungare il suo contratto”. Quanto ai giocatori, ha detto: “Non rivoluzioneremo la squadra. E seguiremo un criterio di sostenibilità, sempre con l’obiettivo di ottenere ulteriori vittorie”.
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I rinnovi di Lautaro e Barella
Quanto ai rinnovi dei contratti di Lautaro e Barella, entrambi in scadenza a giugno 2026, Marotta ha detto: “Più che di rinnovo parlerei di prolungamento. Non abbiamo ansia. Non ci sono casi di giocatori in scadenza su cui intervenire tempestivamente”. L’approccio dell’Inter, se possibile, sarà quello di andare incontro ai giocatori: “Da parte nostra abbiamo l’idea di analizzare un gruppo di giocatori che chiedono loro stessi il prolungamento del contratto. E chi vuole restare in questa società. Cercheremo di accoglierli, se ci sarà la possibilità di farlo. Vogliamo creare uno zoccolo duro di giocatori che amino questa maglia”.
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La voglia di restare
“Mantenere questo staff significherebbe mantenere un gruppo di giocatori vincenti, e questo è già tanto. Agiremo nel miglior modo possibile. Ufficiosamente abbiamo già fatto due acquisti (Taremi e Zielinski, ndr). Con Piero Ausilio, che è un bravissimo direttore sportivo, lavoreremo per rafforzare una squadra già forte”. A chi gli chiedeva se ci sono giocatori da considerare incedibili, ha risposto: “Nel mondo del calcio non si deve parlare di incedibili e di incedibilita’. Dobbiamo parlare delle situazioni che gradualmente si presentano. I club non sono più padroni dei giocatori. Il loro destino è nelle loro teste. Ma in questo momento devo dire francamente che tutti i giocatori tesserati hanno espresso il desiderio di continuare con noi. Anche perché, ricordiamolo, noi siamo l’Inter, una delle squadre più forti d’Europa. Meglio che qui, dove possiamo andare?”.
