I porti di Trapani. Facciamo il punto su lavori in corso, progetti e processi di sviluppo – .

I porti delle città della provincia di Trapani vivono stati, condizioni e momenti diversi del loro sviluppo. Se quello di Trapani mantiene lo scettro di infrastruttura più grande e sviluppata del territorio, grazie alle azioni e agli interventi promossi dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare della Sicilia Occidentale, anche quello di Mazara continua il suo sviluppo, con importanti novità per la prossima stagione turistica .

Invece sto aspettando, quello di Marsala, la progettazione completa e poi la definizione del processo di finanziamento e il bando per i lavori, mentre per la situazione del porto di Castellammare e di quello di Bonagia, frazione balneare di Valderice, nelle scorse settimane era intervenuto l’assessore regionale trapanese Dario Safina e nei giorni scorsi ha inoltre presentato un’interrogazione al presidente Schifani e all’assessore alle Infrastrutture Aricò.

Porto di Trapani – Proseguono presso il porto di Trapani i lavori di dragaggio ultimati lo scorso ottobre. Gli interventi per migliorare la sicurezza durante l’accesso e l’ormeggio delle navi riguardano l’imbocco e l’intero canale di ingresso alle aree di attracco traghetti, passeggeri e merci, e la zona centro-orientale, a partire dal molo Ronciglio, molo Sanità, fino all’inizio del terminal aliscafi: con profondità di -11 e -10 metri. L’opera è stata aggiudicata, per un importo di 67,5 milioni di PNRR, da un RTI composto da RCM Costruzioni Srl, Società Italiana Dragaggi SpA e Tecnobuilding srl. I 600 giorni stimati per l’esecuzione.

Porto di Mazara – Dopo tanti anni di attesa, quest’inverno sono iniziati anche a Mazara i lavori di dragaggio nel Porto Canale che miglioreranno la navigabilità di pescherecci e imbarcazioni, mentre i lavori proseguono nei prossimi mesi, diverse navi arriveranno nel più importante porto peschereccio d’Italia Italia crociere, aprendosi così definitivamente a nuovi scenari turistici ed economici, un’infrastruttura nata e cresciuta attorno alla pesca e che ora punta a diventare a tutti gli effetti un punto di interesse nel mercato crocieristico siciliano. Al momento sono previsti 13 porti crocieristici che porteranno in città migliaia di turisti. Il Porto Mazarese si prepara ad avere importanti sbocchi a livello turistico con la sua posizione strategica ed essere un’occasione di sviluppo per l’economia locale. L’imprenditore Gaspare Panfalone, presidente della Riccardo Sanges & CSrl, società attiva da molti anni nello sviluppo e nella gestione del settore crocieristico, ha espresso la massima soddisfazione per il riscontro positivo ricevuto dagli armatori e confida in una costante e continua crescita. Tra le navi da crociera che faranno tappa a Mazara del Vallo nel 2024 ci sono: la “Clio”, la “Corinthian” e la “Sh Diana” ma sono diverse altre navi da crociera interessate ad inserire il Porto tra i loro itinerari di Mazara del Vallo .

Porto di Marsala – In attesa che qualcosa di possibile si muova l’ingresso nell’Autorità Portuale del Sistema Sicilia Occidentale auspicato dallo stesso ingegnere. Panfalone, che consentirebbe alla città e alle sue infrastrutture di inserirsi in una rete portuale e di godere dei benefici e degli investimenti che essa potrà generare – ne aveva parlato lo scorso novembre il sindaco Grillo di voler attivare tutte le procedure di richiesta per consentire l’ingresso nel porto di Marsala nell’Autorità Portuale, – a breve dovrebbe essere consegnato il progetto esecutivo da parte del Raggruppamento Temporaneo di Professionisti (RTP), composto dalle società Modimar, Technital, Modimar Project, React e IG&P con sede a Roma. “I lavori per la progettazione del porto sono andati avanti e, dopo la prima fase progettuale, bisognerà ora procedere con il progetto esecutivo, che comprende la valutazione della fattibilità tecnico-economica”, ha assicurato pochi mesi fa l’assessore regionale e il capogruppo all’Ars di Forza Italia Stefano Pellegrino, che ha dichiarato: “Le somme necessarie per avviare la progettazione definitiva sono già state inserite nel bilancio della Regione e, una volta completata questa fase, potranno iniziare i lavori veri e propri”.

Porto di Castellammare – È lo stesso Safina a fare il punto della situazione per entrambi i porti. “Per quanto riguarda il porto di Castellammare – spiega Safina – è stata indetta una gara per un appalto integrato ed è stato firmato il contratto ma i lavori non sono ancora iniziati a causa di ritardi da parte dell’impresa aggiudicataria. L’importo stimato dei lavori, infatti, si aggira intorno ai 10 milioni di euro ma in realtà, dall’analisi dei documenti che ho condotto con gli uffici competenti, emerge che per completare tutte le opere necessarie, cioè il completamento dell’ultima parte dei lavori, il pennello e il rafforzamento della difesa a mare della parte di banchina già ripristinata, servono almeno 15 milioni di euro”. Per questo Safina ha sollecitato il governo regionale ad avviare i lavori e poi ad individuare le ulteriori risorse necessarie nel settore dei Fondi di Sviluppo e Coesione, data l’importanza strategica della struttura.

Porto di Bonagia – “La situazione del Porto di Bonagia – dice Safina – è particolarmente complessa, non solo perché i 31 milioni di spesa previsti non basteranno alla luce dell’aggiornamento prezzi che dovrà essere effettuato, ma anche perché i 265mila euro previsti dal l’articolo per l’adeguamento del progetto e per gli studi di settore necessari per la valutazione ambientale VIA/VAS da parte del Ministero dell’Ambiente, per un inconcepibile errore non sono stati assegnati all’assessorato che li aveva richiesti e pertanto non sono disponibili nel bilancio. Il rischio, anche qui, è che a causa di tutti i ritardi accumulati, non si riesca ad accedere ai fondi di sviluppo e di coesione, rendendo vano ogni sforzo compiuto finora per la realizzazione di questo importante progetto portuale”. Nelle ultime settimane, tra l’altro, il Porto di Bonagia ha visto l’intervento di mezzi meccanici per le operazioni di ripristino del funzionamento dello scalo di alaggio, divenuto impraticabile a causa delle posidonie spiaggiate negli ultimi mesi.

 
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