Dall’ordinanza dei giorni scorsi risulta, come accertato nell’inchiesta, la telefonata del figlio di questo architetto da 30 anni protagonista degli studi tecnici dell’agro aversano, ad Alfonso Cecere
AVERSA (giorni) Giustamente l’uso di questo avverbio risulta ironico per chi magari non conosce la vita e la storia di certi personaggi che, tra le vicende oscure dell’urbanistica e del consumo selvaggio del territorio cementificato, non poteva mancare nel racconto della Fatti che hanno portato all’arresto del dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Aversa, Raffaele Serpico del suo “discepolo” Giuseppe Minaledei due imprenditori Alfonso Cecere e suo figlio Nunzio Yari Cecere, nella figura di una persona sfuggente, di qualcuno che comandava tutto e che rimaneva, al di là di qualche avvertimento, sempre e comunque esente dall’attività dell’autorità giudiziaria.
Gennaro Pitocchi di San Marcellino fu il dominus e il cattivo padrone di tanti altri ingegneri, architetti, geometri operanti negli uffici tecnici dei comuni dell’Agro Aversano e del nord di Napoli. Lui stesso che, in qualità di dirigente o caposezione che dir si voglia, del Comune di Teverola, fece decollare l’astronave di Biagio Lusiniun sindaco tale da diventare un facoltoso imprenditore, che non a caso è stato citato più volte da fondamentali collaboratori della giustizia come Antonio
Ha detto Iovine o’Ninno.
È Gennaro Pitocchi che, di suo pugno, redige la SCIA in variante per Cecere padre e figlio, la SCIA che dovrebbe sistemare le cose rendendo inattaccabile la vergognosa aggressione cementificatrice compiuta dai Cecere che forse proprio in questo momento in cui comprendono la complessità e la difficoltà in cui si sono trovati, si rivolgono a Gennaro Pitocchi considerandolo, dal loro particolare punto di vista, dal loro particolare angolo di visione, uno specialista.
Quella SCIA non è firmata direttamente da Gennaro Pitocchi ma da suo figlio Federico Pitocchi con le insegne di Ingegneria Pitocchi
È, infatti, Federico Pitocchi che contatta telefonicamente nella faticosa data del 12 luglio 2022 quella dell’ennesima rata della tangente, consegnata a Giuseppe Minale, per chiedere alcune fotografie dello stato del luogo da allegare al Documento SCIA.
Ancora una volta, quindi, Federico Pitocchi utilizza quella sorta di aberrante know-how del padre.
Allora perché lamentarsi quando CasertaCe mette in luce la complicatissima relazione di Federico Pitocchi che sposò la figlia della sorella di Antonio Iovine detto o’Ninno di cui divenne praticamente nipote per matrimonio
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