Sabato flash mob contro la colpevolizzazione delle vittime della violenza – .

Sabato flash mob contro la colpevolizzazione delle vittime della violenza – .
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Un flash mob di protesta contro la violenza di genere e le conseguenti molestie psicologiche subite dalle vittime. La manifestazione avrà luogo a Bari sabato prossimo, 27 aprile: dalle 16.30 alle 19 i partecipanti potranno stendere a terra paia di jeans in piazza del Ferrarese, per dare vita a un segno di protesta silenziosa. I jeans raccolti verranno poi donati alla Caritas, ai centri famiglia e alle comunità sociali della città. L’evento ‘Denim Day’ è organizzato nel capoluogo pugliese dall’associazione Univox. La presidente, Serena De Sandi, ha raccontato a BariToday la genesi del progetto e le ragioni che hanno portato alla sua realizzazione.

L’iniziativa è portata avanti annualmente dall’associazione Break the Silence, ma non era mai stata organizzata a Bari e così noi dell’associazione Univox abbiamo proposto – spiega Serena De Sandi a BariToday – La nostra associazione ha già organizzato nei giorni scorsi il flash mob a Perugia. Ora tocca al Bari: lo faremo nel fine settimana per consentire una maggiore affluenza“.

L’attività di Univox si interseca con l’iniziativa in programma sabato prossimo in Piazza Ferrarese. “Ci occupiamo di sensibilizzare i cittadini verso tutte le forme di disagio, soprattutto psicofisico, in età evolutiva – spiega il presidente dell’associazione – Siamo focalizzati sul segmento adolescenti e giovani adulti, ma riceviamo anche tante testimonianze di ragazzi e ragazze che raccontano episodi fortemente legati alla violenza di genere“.

Il programma dell’evento prevede momenti suggestivi e altri dedicati all’informazione sul problema. “Il giorno dell’evento sarà con noi anche uno psicologo, stiamo ultimando gli ultimi dettagli organizzativi per strutturare l’evento – dichiara il presidente De Sandi – Alla base si svolgerà un flash mob: i partecipanti arriveranno in piazza Ferrarese per stendere i jeans in segno di protesta. Lasceremo dei poster per spiegare, a chi non lo sa, cos’è il Denim Day. Pianificheremo anche sessioni informative, in cui illustreremo i preoccupanti dati statistici che denunciano l’aumento della violenza di genere e del ‘victim blaming’ (la vittimizzazione secondaria).“.

Non è raro che vengano emesse sentenze che lasciano amareggiate le vittime di abusi. Alcuni dispositivi giuridici propongono ricostruzioni dei fatti che tendono, in qualche modo, a perpetrare il trauma vissuto dalla vittima. In alcuni episodi di cronaca, sembra emergere in parte dell’opinione pubblica il concetto strisciante e insidioso associato al pensiero che ‘la vittima è andata a cercarla’: ciò genera un perverso meccanismo di colpevolizzazione di chi ha subito violenze e abusi. “La vittimizzazione secondaria si verifica quando una persona che ha subito violenza rivive un trauma o comunque subisce ulteriori forme di violenza – sottolinea De Sandi – Questa è soprattutto una condizione femminile, tuttavia è un aspetto che deve essere considerato in ogni forma di abuso e pregiudizio. È un processo che in qualche modo risveglia la ferita di un trauma violento subito. L’approvazione di atti totalmente ingiusti e infondati può spingerci ad abituarci a questa condizione che sicuramente non è normale“.

L’associazione Univox nasce a Bari, guidata da Serena De Sandi e dagli altri soci fondatori. Il germoglio delle attività è nato 4 anni fa con l’apertura di un canale social. “La nostra associazione Univox nasce con l’obiettivo di dare voce a chi sente di non averne una – dice il presidente – Questo è il motto che ci unisce. Come emerge dal nome scelto, la nostra associazione nasce dall’idea di creare una voce che offra sostegno, calore e vicinanza a tutti coloro che sentono di non poter parlare della propria esperienza. Univox è un’associazione di promozione sociale fondata nell’ottobre 2022, la nostra pagina Instagram è nata già nel 2020. La nostra è un’associazione no-profit con sede legale a Bari, ma agisce su tutto il territorio nazionale: siamo nati infatti su Instagram come un progetto formativo di sostegno e ascolto agli studenti universitari”.

“Ci occupiamo di sensibilizzazione legata al benessere psicofisico in età evolutiva e di politiche di contrasto al disagio giovanile, in particolare andando nelle scuole e organizzando convegni universitari – continua Serena De Sandi – Abbiamo collaborato con enti pubblici e privati ​​anche in altre città come Perugia, Roma e Pisa. La nostra associazione è una grande famiglia, soprattutto di studenti e giovani: il volontario più giovane ha 16 anni, il più anziano 48. Ci sono studenti, psicologi, insegnanti, ma anche altre categorie di operatori (sito e pagine social) spieghiamo quali servizi offriamo offerta: lo sportello psicologico e quello per gli studenti, il blog, e altre varie forme di sostegno. Ci siamo organizzati come associazione per concentrarci sulle problematiche legate agli studenti, ma poi abbiamo rinunciato. Mi rendo conto che il bisogno di essere ascoltati e di esprimersi in un luogo sicuro coinvolge tutte le fasce d’età. Non mancano, infatti, le testimonianze di genitori o di persone anziane che vogliono condividere le loro storie“.

Univox non si occupa solo di violenza di genere. “Abbiamo un blog dove pubblichiamo testimonianze anonime e discutiamo con gli psicologi di alcune problematiche che riguardano anche depressione, ansia e disturbi alimentari“, conclude la presidente Serena De Sandi.

 
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