Scandalo diplomi facili, la Regione Sicilia denuncia alla Procura le scuole paritarie – .

Scandalo diplomi facili, la Regione Sicilia denuncia alla Procura le scuole paritarie – .
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La Regione Siciliana ha trasmesso alla Procura le segnalazioni, richieste dal ministero, sulle scuole private sospettate di aver funzionato come ‘fabbriche di diplomi’. Per confermarlo a Repubblica è l’assessore all’Istruzione, Mimmo Turano: “Sono state riscontrate irregolarità sanabili e irregolarità non sanabili – dice Turano – è chiaro che quando vengono rilevati profili di illegittimità vengono informati gli organi competenti. Quindi sì, abbiamo inviato i documenti Procura. Ci sono mele marce nel mondo delle scuole private, ma ci sono anche tante altre scuole che funzionano onestamente”. L’assessore aggiunge: “Da un anno lavoriamo, in silenzio, per verificare le presunte irregolarità. Ho iniziato i controlli qualche tempo fa e ora questi controlli stanno producendo effetti”.

Non si tratta di un unico documento, ma di diversi dossier redatti da dieci ispettori ministeriali e dall’Ufficio scolastico regionale, che denunciano irregolarità nei singoli istituti ispezionati. Le segnalazioni sono state inviate a diverse procure dell’isola. Turano non vuole dire altro, secondo indiscrezioni le relazioni sarebbero state inviate ai magistrati Palermo, Agrigento e Trapani. In alcuni casi vengono messe in discussione le modalità di svolgimento degli esami di idoneità per il salto da un anno all’altro, per il recupero di più anni in uno e le modalità di svolgimento delle prove per ottenere il diploma. Il sospetto è che siano stati effettuati test agevolati.

Come verificato da Repubblica , il diploma di maturità può essere conseguito in un solo anno presso diversi istituti privati ​​della Sicilia e con un importo compreso tra 4 e 8mila euro. In una scuola di Palermo, in zona centrale, avanzano una proposta: “Possiamo far recuperare al ragazzo due anni insieme quest’anno”. Ci teniamo a precisare che ormai siamo quasi a maggio: «Prepariamo una tesina e non avrà problemi, ad agosto farà l’esame al costo di 2.500 euro». E se il test va male? “I nostri docenti ci sono e danno una mano, lo studente viene aiutato e sostenuto”, è stata la risposta dell’istituto contattato da Repubblica.

Il caso dei diplomi facili è esploso a seguito di un dettagliato rapporto chiesto dal Miur alle tre Regioni in cui il fenomeno è più rilevante, ovvero Campania, Lazio e Sicilia dove il dipartimento ha inviato i suoi ispettori. Dopo l’indagine di Repubblica ha parlato il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, raccontando i dettagli della repressione sulle scuole private. “È la prima volta che vengono modificate le regole in materia di fabbriche di diplomi”, afferma Valditara. “Con le nuove regole non sarà più possibile fare tre anni o quattro anni in uno e tanto meno prendere il diploma in un anno”. Il piano fabbrica anti-diploma, inserito nel disegno di legge ‘Semplificazione’, già approvato dal Consiglio dei ministri, prevede il recupero di massimo due anni in uno e la presenza di un commissario esterno per l’esame di idoneità. Il disegno di legge deve ancora passare alla Camera e al Senato.

Fino a quando le misure annunciate non diventeranno legge, le altre modalità sono di fatto tollerate e gli esami di abilitazione si svolgono senza membri esterni. La Sicilia ha uno statuto speciale: dovrà attuare questa legge? “È una legge nazionale – risponde il ministro – e vale per tutte le Regioni”. Turano aggiunge: “Non ci sono cose che faccio in maniera incoerente con il ministro. Appena cambiano le norme nazionali, valgono anche in Sicilia”.

 
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