Iniziativa promossa anche per donare 200 regine agli apicoltori alluvionati
Ravenna ha il primo giardino delle api grazie a quattromila euro raccolti con una raccolta pubblica. Nei pressi degli uffici comunali in viale Berlinguer 30, accanto alla questura, uno spazio verde urbano con fiori e piante ad alto contenuto di nettare e polline che forniscono un ambiente ricco di risorse per api e altri impollinatori. Un mix di essenze millefiori composto da 59 tipologie di infiorescenze erbacee annuali, biennali e perenni. Domani, 27 aprile, alle ore 9.30, verrà inaugurato il progetto “Salviamo le api e la biodiversità”, patrocinato dal Comune di Ravenna in collaborazione con Lions International. La raccolta fondi ha permesso anche la donazione di 200 apriregine agli apicoltori romagnoli alluvionati dell’Ara (Associazione Apicoltori romagnoli), utili per il ripopolamento degli alveari pesantemente colpiti dall’alluvione romagnola del maggio 2023.
Gianfranco Medri, responsabile Lions del servizio “Salviamo le api e la biodiversità”, ha evidenziato che le api domestiche e selvatiche sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione delle specie vegetali che vivono sul pianeta, garantendo il 35% della produzione alimentare globale. Ma la sopravvivenza delle api è fortemente minacciata dall’inquinamento ambientale, dai cambiamenti climatici, dalla gestione agricola intensiva e dall’uso di pesticidi, a cui, nella nostra Romagna, si è aggiunta l’alluvione del maggio 2023, che si stima abbia distrutto oltre 5.000 alveari. Medri ha poi sottolineato l’importanza del ripopolamento delle api per l’agricoltura romagnola e nazionale; la specie umana, infatti, non potrebbe sopravvivere a lungo senza le api e gli altri insetti impollinatori, poiché si stima che un terzo del nostro cibo dipenda dall’opera di impollinazione delle api, le piccole regine della biodiversità.
