“Costruisci invece un parco fotovoltaico” – .

Un parco fotovoltaico, al posto dell’impianto di biometano: è questa la proposta di Alessandro Portesani e della coalizione di centrodestra riguardo all’area di via San Rocco, con un netto “no” all’impianto di biometano.

Per la coalizione è fondamentale “ridefinire le priorità energetiche di Cremona e del territorio” ha spiegato in conferenza stampa l’architetto Federico Fasani. “Tutti hanno capito che il progetto Cremona 20-30 è morto, o meglio forse non è nemmeno mai nato. È stata proprio una velo di zucchero steso da Galimberti e Virgilio a far ingoiare ai cittadini l’amaro boccone della vendetta del 49% di Lgh ad A2A, portata avanti ancora una volta senza gara”.

Cremona, per il centrodestra, “non ha bisogno di amministratori compiacenti che apparecchiano la tavola della multiutility lombarda, abdicando al loro ruolo di direzione.

Serve un deciso cambio di direzione, nuovi amministratori che tengano la schiena dritta e che tutelino efficacemente gli interessi dei cremonesi, serve una vera discontinuità nel rapporto tra la città e i comuni limitrofi e con i cittadini”.

La nuova amministrazione, secondo Portesani, “dovrà ridefinire il rapporto con A2A, fissando obiettivi chiari e adottando processi più trasparenti”.

I punti di forza della proposta del centrodestra sono tanti: “Il settore di via San Rocco, già gravato dalla presenza di diversi impianti di produzione energetica e di depurazione delle acque reflue, non può essere ulteriormente sacrificato sull’altare del business.

Siamo contrari alla realizzazione dell’impianto di biometano industriale nel luogo immaginato dalla Giunta Galimberti-Virgilio e adotteremo ogni azione amministrativa utile ad evitare un’inaccettabile penalizzazione del territorio. Le forti criticità ambientali e infrastrutturali emerse nel corso dell’istruttoria tecnica da parte di tutti gli organi preposti al controllo, non lasciano spazio a ripensamenti.

Vogliamo approfondire tecnicamente la possibilità di realizzare un parco fotovoltaico sul lato sud-ovest dell’ex discarica per incrementare la produzione di energia pulita e rinnovabile, evitando inutili consumi di suolo, emissioni in atmosfera, false emissioni, inquinamento derivante dalla movimentazione di liquami e digestato.

Tra gli impegni assunti da A2A nel Memorandum firmato da Galimberti e Virgilio nel gennaio 2021, al punto 6 del cosiddetto “pacchetto base”, figura il progetto della Comunità Energetica Città di Cremona, con un investimento stimato a carico dell’azienda di 15 -21 milioni di euro e la produzione di circa 10/15 MW in 10 anni. Appurato che ad oggi non è stato investito un solo euro in questa tecnologia da parte della multiutility della città di Cremona, risulta urgente ridefinire le proprietà energetiche della città in un confronto chiaro e trasparente.

L’intervento potrà prevedere anche la realizzazione di un bosco di mitigazione e il mantenimento del terreno circostante ad uso agricolo”.

Per quanto riguarda la piattaforma per la raccolta differenziata, “va completamente riprogettata in termini di accesso e organizzazione degli spazi interni, che oggi sono del tutto irrazionali e pericolosi. Dovrà farlo occorre riqualificare la viabilità interna del settore e i servizi metropolitani” si legge nella nota del centrodestra.

Infine, “il futuro dell’attuale termovalorizzatore dovrà essere oggetto di uno studio tecnico, scientifico ed economico. È necessario valutare con A2A tutti gli scenari possibili, compresa la riconversione dell’impianto o la sua dismissione. Nell’attuale Piano Industriale di A2A non troviamo previsioni di investimenti in questa direzione”.

La proposta della coalizione “può costituire un punto di partenza per un rinnovato rapporto di collaborazione positiva e stabile tra il capoluogo e i comuni del territorio. Lo strumento che immaginiamo per dare forma a questa nuova fase è un protocollo d’intesa tra il Comune di Cremona e i Comuni di Gerre de’ Caprili e Bonemerse, estendibile ad altri comuni del territorio, in cui siano indicati gli obiettivi strategici, le modalità attuative, tempi credibili, nonché forme di confronto e rendicontazione delle attività svolte con i cittadini”.

L’attuale Amministrazione Comunale di Bonemerse è molto disponibile al confronto, ora e, se riconfermata, nei prossimi 5 anni, con tutti i candidati alla carica di Sindaco di Cremona e con l’Amministrazione del capoluogo per trovare le migliori sinergie soprattutto per quanto riguarda il quartieri di Bagnara, nella Cà Basse, in un tratto di via San Rocco, oppure in quelle zone cremonesi limitrofe a Bonemerse e i cui residenti formano, con i Bonemersesi, la stessa comunità” ha aggiunto Luca Ferrarini, sindaco del Comune di Bonemerse.

“L’esperienza maturata negli ultimi 5 anni offre all’Amministrazione Bonemerse l’opportunità di avanzare proposte su come implementare la collaborazione riguardo, ad esempio, ai servizi scolastici, ai servizi cimiteriali, alla viabilità, ai trasporti pubblici e alla sicurezza urbana.

Inoltre, credo che il nostro compito, come amministratori, sia anche quello di rafforzare il sentimento di appartenenza alla Comunità!

Per quanto riguarda la questione “biometano” è nota la posizione contraria dell’attuale Amministrazione Comunale di Bonemerse, così come le ragioni condivise con il Comune di Gerre de Caprioli e il comitato; è evidente che, visto l’iter autorizzativo dell’impianto A2A, le ragioni della nostra opposizione erano fondate”.

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