La presidente della commissione lavori pubblici di Varese perde l’incarico per omissione di convocazione – .

La presidente della commissione lavori pubblici di Varese perde l’incarico per omissione di convocazione – .
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La parte più importante della storia che stiamo per raccontarvi, forse, è la morale: è importante rileggere sempre con attenzione maniacale ciò che si firma a proprio nome, perché, soprattutto se si tratta di altre persone, si potrebbero avere conseguenze inaspettate senza nemmeno averne conoscenza.

Questo è quello che è successo Maria Paola Cocchierepresidente della commissione Lavori Pubblici a Vareseche ha perso l’incarico d’ufficio dopo la richiesta dei consiglieri di minoranza della Lega che l’accusavano di aver violato il regolamento comunale.

La questione sembra puramente tecnica, ma assume una connotazione politica quando la minoranza contesta legittimamente un’omissione, dolosa o colposa che sia: il regolamento comunale tutela i diritti delle minoranze, e quindi sanziona l’omissione, sia essa compiuta per errore tecnico, per sottovalutazione, o per disinteresse l’opposizione. E indipendentemente dal fatto che, fisicamente, lo abbia fatto: chi firma l’invito, cioè il presidente della Commissione, ne è responsabile.

“Pietra dello scandalo” è stata la convocazione dell’ispezione in via Verdi

La vicenda parte da una convocazione chiesta da alcuni consiglieri di minoranza nel parcheggio di via Verdi: una delle tre richieste di sopralluogo, poi evase nella stessa giornata, lo scorso 6 aprile. Prima Palazzetto, poi Caserma Garibaldi e infine il parcheggio di via Verdi: in tutti e tre i casi, da verificare lo stato dei lavori.

Ma per l’ultimo sopralluogo i consiglieri dell’opposizione avevano richiesto anche la presenza del presidente dell’AVT: dettaglio che non era riportato espressamente nell’invito. Pertanto, la commissione si è svolta non solo senza parlare con il gestore del parcheggio, ma anche senza sapere se quest’ultimo sarebbe stato disponibile o meno.

Peccato veniale? Piccola mancanza? Secondo il regolamento comunale no, se si tratta di richieste provenienti da minoranze: tanto che la dimenticanza di parte della richiesta può comportare automaticamente la decadenza del presidente della commissione che firma la convocazione.

Coen Porisini: “La mia firma è un atto necessario”

«Purtroppo il mio è stato un intervento necessario – ha commentato Alberto Coen Porisinipresidente del consiglio comunale – Quando abbiamo constatato, dopo una breve indagine, che la convocazione non rispettava esattamente quanto richiesto, non ho potuto fare a meno di firmare la destituzione d’ufficio del consigliere, anche se sono certo che non vi sia nessuna malafede nel gesto del presidente Cocchiere”.

Lo stallo attuale dovrebbe però risolversi nella prossima riunione della commissione, che a questo punto dovrebbe convocare il vicepresidente Helin Yildiz: in quell’occasione si eleggerà un nuovo presidente, che potrebbe anche essere il precedente, visto che il regolamento non lo impedisce.

La Lega “esulta” per la battuta d’arresto

Legaa questo punto, addirittura, esulta: «Troppe volte le opposizioni in Consiglio comunale e nelle commissioni non sono state ascoltate e spesso umiliate, in quello che dovrebbe essere l’organo di governo democratico della città – ha dichiarato infatti Roberto Parravicini, consigliere comunale della Lega e membro della commissione lavori pubblici del Comune di Varese – Purtroppo questo atteggiamento poco costruttivo e antidemocratico della maggioranza ci costringe ad agire di conseguenza. Per questo motivo abbiamo registrato la richiesta di confisca ai sensi del regolamento, cosa che è stata poi accertata dal presidente del consiglio comunale. E non esiteremo a farlo ancora se continueremo a non essere ascoltati”.

Uno dei presidenti che si spese di più per convocare commissioni originali, come quelle realizzate presso i cantieri di Largo Flaiano – due – o il “tour” che toccò tre punti diversi della città in un solo giorno, quello che allora fu” fatale” per lei: «Niente di personale contro di lei, ma è la certificazione che il Consiglio comunale e le commissioni, che rappresentano tutti i cittadini di Varese, non sono presi con la dovuta serietà dalla maggioranza di sinistra e non funzionano come dovrebbero dovrei- Ha commentato Marco Bordonaro, segretario della Lega di Varese – Serve cambio di passo, lo chiede Varese e lo chiede la democrazia: ci sono troppe ombre su quello che fa o intende fare l’amministrazione, serve chiarezza nell’interesse della tutti i cittadini e maggiori mi impegno. Una volta andare al Consiglio era come andare al Senato dell’antica Roma, adesso sembra di fare un picnic”.

La maggioranza:

 
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