‘La riforma del premierato è pronta’ – .

Si è aperta a Pescara la conferenza programmatica di Fratelli d’Italia, una tre giorni che culminerà domenica 28 aprile, quando – anche se non c’è ancora conferma – il premier Giorgia Meloni dovrebbe annunciare la sua candidatura alle elezioni europee. All’evento erano presenti tanti ministri ed esponenti di FdI, a cominciare da quelli di oggi: Ciriani, Sangiuliano, Crosetto, Calderone e Lollobrigida. Diversi i temi affrontati, a partire dalle riforme: il ministro per i Rapporti con il Parlamento Ciriani ha annunciato che il testo sulla premiership “è pronto” e che si spera arrivi alla Camera già il 6 maggio.

Meloni europei

La probabile (e attesa) candidatura della Meloni alle elezioni europee del 24 e 25 giugno è già oggi uno degli argomenti più discussi a Pescara. “Giorgia Meloni è la leader del nostro partito nonché la prima donna che è riuscita a permettere alla nostra Nazione di modernizzarsi, dimostrandone il valore. Avere una donna, mi auguro, come lei alla guida della nostra lista in tutta Italia ci permetterà anche di confermare la grande fiducia che gli italiani ripongono in lei”, ha detto ad esempio il Ministro delle Politiche Agricole e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, a bordo campo. del convegno programmatico. Più vago il capo dell’organizzazione del partito, Giovanni Donzelli: «Mancano ormai poche ore al deposito delle liste, poi inizierà ufficialmente la campagna elettorale. E se si candidasse Giorgia Meloni? Siamo tutti curiosi, aspettiamo tutti con interesse cosa deciderà, ma ancora non lo sappiamo”.

Mantovano: “Il fascismo come arma di esclusione come sovranità”

C’è spazio anche per riflessioni più ampie sulle tappe del convegno, come quella sul fascismo del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano: “Il fascismo demonologico è stato un’arma di esclusione di massa, si è tradotto nella moltiplicazione delle etichette legato ad una persona o ad un gruppo culturale, e arbitro esclusivo era il PCI. Nelle ultime ore abbiamo assistito ad un rifacimento dell’operazione di etichettatura”. Per Mantovano “questa dinamica di etichettamento può ripetersi con i termini sovranista e populista e giocando sulla categoria dello stato di diritto: un automatismo simile per cui sei sovranista o populista, non hai nemmeno il diritto di partecipare all’assemblea europea”.

Mantovano: “Il Nuovo Parlamento Ue non deve scrivere pagine come aborto”

Mantovano ha toccato anche il tema dell’aborto. «Accade che ci siano norme europee in contrasto» con i Trattati, ad esempio inserendo l’aborto tra i diritti fondamentali dell’Unione europea: confido che il nuovo Parlamento che eleggeremo non scriva più pagine simili non solo in termini di contenuti ma perché sono completamente fuori dal perimetro” dell’Ue, ha affermato. E ancora: i trattati dicono che “l’Unione agisce esclusivamente nei limiti delle competenze attribuite dagli Stati membri nei trattati, ogni competenza non attribuita appartiene agli Stati, una storia un po’ diversa da quella che ci viene raccontata quotidianamente” .

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I numeri della conferenza

Alla conferenza – intitolata “L’Italia cambia l’Europa” prendono parte un totale di 135 relatori, 2.200 delegati e più di 150 volontari nazionali della gioventù. “Si tratta di un evento importante per tutta l’Italia. Giorgia Meloni traccia il percorso per le elezioni europee. Ora lanciamo la nostra sfida all’Ue”, ha detto aprendo i lavori il sindaco di Pescara, Carlo Masci.

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