Edilizia pubblica, Squarzanti (Psi) chiede che “le istituzioni ne finanzino la manutenzione” – .

“Un vero problema: il la casa è un diritto da tutelarecome gestire gli alloggi disponibili per l’affitto privato, come favorire l’accesso all’acquisto della prima casa, come indirizzare le politiche verso gli alloggi per studenti”. Sul tema è intervenuto Gianni Squarzanti, candidato della lista + Ferrara in Europa e Psi, a sostegno di Anna Zonari.

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“A Ferrara – prosegue Squarzanti – gli alloggi di edilizia residenziale pubblica sono di proprietà del Comune e vengono assegnati tramite graduatorie e gestiti da Acer. Ad oggi sono 3380 le unità gestite da Acer, ma di queste circa 800 pari a 25/100 non sono assegnabili perché necessitano di ingenti lavori di manutenzione per renderlo abitabile; non vogliamo che il patrimonio edilizio pubblico diminuisca drasticamente negli anni ed è necessario che le istituzioni, a partire dallo Stato, ma comprendendo anche Regione e Comune, finanziare la manutenzione. L’ultima graduatoria per l’assegnazione degli alloggi ERP registra 913 domande, ma solo poco più di 100 famiglie avranno un alloggio”.

Squarzanti ha aggiunto che “il mercato privato degli affitti ferraresi deve continuare a incentivare i contratti di locazione a canone concordato come strumento che attraverso incentivi fiscali a vantaggio dei proprietari mantiene il mercato calmo mantenere sostenibili i costi di affitto a partire dai redditi familiari fortemente erosi dall’aumento dei costi energetici. L’accesso all’acquisto della prima casa deve essere un’opportunità per tutti e soprattutto per i giovani e le giovani coppie; favorire l’accesso al credito a tasso agevolato o promuovere incentivi con contributi a fondo perduto rappresenta la strada per facilitare l’accesso agli acquisti”.

Particolare attenzione è poi rivolta “ai tanti studenti universitari fuori sede che frequentano le nostre facoltà e hanno bisogno di trovare un alloggio. Nel contesto, una politica di incentivi attraverso l’attuazione in erogazioni di borse di studio insieme alla realizzazione delle residenze studentesche, rappresenta una soluzione da proporre al nostro Ateneo”, senza dimenticare che “un cittadino è veramente cittadino se sa partecipare alla vita pubblica e contribuire alla rappresentazione dei problemi della città e all’identificazione e condivisione di soluzioni”.

Di qui la considerazione che “questo strumento di democrazia era in passato garantito dalle circoscrizioni elettorali che rappresentavano l’istituzione territoriale più vicina alla cittadinanza. L’abolizione delle circoscrizioni elettorali nei comuni con meno di 250mila abitanti, prevista dalla finanziaria 2010 e dalla legge 42/2010, ha rappresentato un errore politico e uno dei motivi per cui sempre più cittadini hanno abbandonato l’esercizio del diritto di voto ”, e nella speranza di “riprendere il contatto con le persone trovando forme di coinvolgimento simile a quello dei collegi elettorali“.