L’Opera negli istituti penitenziari del Regio di Parma vince il Premio Abbiati della Critica Musicale – .

L’Opera negli istituti penitenziari del Regio di Parma vince il Premio Abbiati della Critica Musicale – .
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Il progetto del Teatro Regio di Parma Il lavoro negli istituti penitenziari gli è stato assegnato il 43° Premio Abbiati Filippo Siebaneck dell’Associazione Nazionale Critici Musicali Italiani.

Nei prossimi giorni verranno comunicate le motivazioni del premio e la data della cerimonia di premiazione. La commissione, presieduta dal musicologo e critico del quotidiano La Repubblica, Angelo Foletto, riunitasi a Lucca, ha designato i vincitori del Premio Abbiati, scelti tra produzioni liriche, concerti e iniziative tenutesi nei teatri e sale da concerto italiane nel 2023.

Dal 2016 il Teatro Regio di Parma promuove progetti e laboratori musicali per portare l’opera e la musica negli istituti penitenziari della città, prima con le opere di Giuseppe Verdi protagoniste al Festival dedicato al maestro, poi con quelle di Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti e gli altri compositori protagonisti della stagione lirica.

Nel corso di quasi dieci anni, l’Opera negli Istituti Penitenziari ha ampliato il proprio impegno, rafforzando la propria portata grazie ai principi del Manifesto Etico del Teatro Regio di Parma, recentemente redatto e sottoscritto dagli artisti con cui il Teatro collabora, che sono parte attiva dei laboratori proposti con continuità ogni mese dell’anno ai numerosi detenuti che hanno scelto di parteciparvi.

Dalla prima convenzione siglata dal Teatro Regio di Parma con gli Istituti Penitenziari di Parma si sono susseguiti i corsi dedicati a La Traviata E Trame di Rigoletto (2016), Rigoletto (2017), Il Trovatore (2018), insieme a Donatella Saccardi, Bruno Stori, Franca Tragni, Carlo Ferrari, gli studenti del Conservatorio di Parma, fino a Nabucco (2019), Falstaff (2023) e nel 2024 a Il Barbiere di Siviglia, L’elisir d’amore, con i laboratori corali guidati da Gabriella Corsaro che hanno coinvolto sul palco gli artisti protagonisti, tra gli altri Manuel Renga, Alessandro Palumbo, Elia Fabbian, Adriana di Paola, Daniele Menghini, Daniela Ferrari, Milo Martani, coinvolgendo anche alcuni membri dell’Associazione Internazionale Amici di il Festival Verdi come Brian Dore. Il progetto continua a consolidarsi di anno in anno come un percorso realmente strutturato che intende diffondere e promuovere i valori innanzitutto umani di condivisione, uguaglianza e libertà che ispirano l’arte, la musica e il teatro.

 
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