Lo fanno, svuotano la slot machine in un bar. Arrestati 3 con il bottino nell’auto. Per il capo requisito della residenza in Lombardia – .

Lo fanno, svuotano la slot machine in un bar. Arrestati 3 con il bottino nell’auto. Per il capo requisito della residenza in Lombardia – .
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FANO Sono state arrestate per furto aggravato tre persone di origine rumena, fermate mercoledì scorso dalla polizia mentre uscivano da un bar lungo via Pisacane a Fano.

L’investigazione

Gli agenti del locale commissariato di polizia hanno recuperato 800 euro in contanti e un attrezzo artigianale in filo di ferro. Il filo collegato ad una sorta di moneta falsa permette di attivare la fessura e quindi recuperare la moneta. La tecnica viene definita del pesce rosso e sarebbe stata utilizzata per estrarre denaro dalle slot machine, le cosiddette slot machine. L’arresto è stato convalidato nel corso dell’udienza svoltasi ieri presso il Tribunale di Pesaro e i tre sono ora in attesa di processo. Nei confronti di un quarantacinquenne, che la polizia considera il capo del gruppo, è stata disposta una misura cautelare: l’obbligo di residenza in Lombardia. Sembra che nei giorni scorsi le altre due persone, arrestate dalla polizia in collaborazione con il Comune, provenissero dalla Romania e trovassero appoggio temporaneo in provincia di Rimini. Il loro processo avrà luogo il 20 maggio.

Triplo arresto

Il triplo arresto è un ulteriore risultato dell’operazione Negozio Sicuro. Una serie di controlli che il personale della Questura, coordinato dal dirigente Stefano Seretti, effettua per prevenire furti nei bar in particolare e nei pubblici esercizi in generale. Mercoledì scorso il sistema di videosorveglianza pubblica, gestito dalla polizia locale, ha segnalato il passaggio di un’auto sospetta. Un’Audi A5 nuova di zecca, che si è fermata davanti ad alcuni esercizi pubblici lungo la statale Adriatica Sud e poi lungo la Flaminia, per poi tornare indietro. Il personale della Questura ritiene che si tratti di accertamenti e che i terzetti avrebbero colpito più volte nell’arco della stessa giornata, se non ci fosse stato l’immediato intervento in via Pisacane.

Il sospetto nutrito dalle forze dell’ordine è quindi che l’Audi A5 fosse un incubo per i titolari di bar e altri esercizi pubblici. Il quarantacinquenne sarebbe seduto a una slot machine nel bar di via Pisacane, mentre gli altri due, più giovani del boss, intorno ai 35 anni, avrebbero fatto da vedetta: uno all’ingresso della sala giochi e il secondo nel resto del posto. L’udienza di convalida degli arresti si è conclusa senza misure cautelari per entrambi i giovani: gli inquirenti attribuiscono loro un ruolo più appartato.

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Corriere Adriatico

 
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