il freddo ferma il lavoro e anche le toppe cominciano a sfaldarsi – .

il freddo ferma il lavoro e anche le toppe cominciano a sfaldarsi – .
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Non c’è pace per le squallide strade del Friuli Venezia Giulia. I sindaci – e sono tanti – che aspettavano l’intervento radicale della Regione per sistemare chilometri e chilometri di strade infestate dalle buche dovranno aspettare ancora. E il problema è sentito soprattutto sulla Pontebbana, con specifico riferimento al suo tratto più importante e trafficato, cioè quello tra Udine e Pordenone. Colpa? Tutta colpa del maltempo che ha caratterizzato gran parte del mese di aprile in tutto il Friuli Venezia Giulia.

RITARDO

Fvg Strade non potrà mettersi al lavoro nei tempi previsti per riparare i chilometri di asfalto ormai segnati da centinaia di buche lungo le strade che compongono le principali arterie stradali del Friuli Venezia Giulia. I cantieri che avrebbero dovuto iniziare entro pochi giorni – secondo il programma comunicato tra febbraio e marzo – verranno invece rinviati alla seconda metà di maggio, con il rischio di dover attendere fino a giugno per vedere almeno i lavori completate le operazioni principali e più urgenti. Secondo quanto riferito dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante, sono due i fattori critici che hanno costretto la macchina della Regione a rallentare: da un lato le continue piogge che hanno caratterizzato le ultime settimane e dall’altro l’eccezionale Temperature basse rispetto alla media del periodo. Ci siamo praticamente ritrovati in un altro inverno inaspettato. E in inverno, di regola, le strade non sono asfaltate. Soprattutto non vengono attuati lavori di ristrutturazione radicale della superficie. E questo è quello che è successo nella regione negli ultimi venti giorni circa.

LA SITUAZIONE

Il risultato è sotto gli occhi di tutti. La situazione già grave di fine inverno è semmai peggiorata negli ultimi giorni. Le piogge hanno allargato le buche esistenti e, soprattutto lungo la Pontebbana, se ne sono create altre. Gli unici interventi, dopo quelli relativi al posizionamento dei segnali che avvertono gli automobilisti del pericolo, sono stati realizzati da Fvg Strade per ricucire le voragini più profonde. Il problema, però, è che in alcuni casi anche i cerotti si sono staccati sotto la pressione dei pneumatici di auto e mezzi pesanti. Importanti problemi si sono registrati anche sulla ex strada provinciale 1 “Val d’Arzino”.

Alcune depressioni sono cresciute così tanto nel tempo da diventare vere e proprie insidie ​​per le sospensioni di auto e mezzi pesanti. E questo vale soprattutto alla doppia curva di Orcenico Inferiore, quindi in un tratto già rischioso per natura. Chi conosce bene quel tratto di strada ha ormai imparato a fare lo “slalom” per evitare le situazioni più disastrose, ma le condizioni del manto stradale peggiorano di giorno in giorno. La Regione, come detto, è stata messa a conoscenza della situazione. Per quanto riguarda il tratto Casarsese, il punto che oggi presenta i maggiori rischi è proprio quello recentemente asfaltato. Da Orcenico a Casarsa, soprattutto, si riscontrano alcune buche in prossimità delle curve. E quando ci si avvicina ai due semafori di Casarsi le cose peggiorano ancora. L’effetto dei mezzi pesanti, che con le loro tonnellate, frenate e accelerazioni hanno creato dei veri e propri solchi, ininfluenti per gli altri camion, ma pericolosissimi per le auto.

 
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