il rettore di Webuild e il professor Chelli alla guida dell’Istat – .

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ANCONA – Il rettore Gian Luca Gregori presidente di Webuild, come si chiama oggi il gruppo Salini Impregilo, che dal 1906 costruisce grandi infrastrutture in tutto il mondo ed è attivo in 50 Paesi. E non solo. Il professore Francesco Maria Chelli65 anni, professore ordinario di statistica economica alla facoltà di Economia Giorgio Fuà, designato presidente dell’Istat, l’istituto di statistica di cui è “reggente” dal maggio 2023. Una primavera di incarichi prestigiosi per l’Università Politecnica delle Marche, che è un riconoscimento all’eccellente profilo del suo corpo docente.

Il rettore Gregori – 63 anni, originario di San Benedetto del Tronto, economista esperto di marketing e organizzazione industriale – era già stato proposto a fine marzo come possibile successore di Donato Iacovone ai vertici di Webuild, nella lista presentata dal azionisti Salini spa e Cdp Equity. Un’indicazione recepita il 24 aprile dall’assemblea degli azionisti del colosso dell’edilizia e delle infrastrutture sostenibili, uno dei maggiori player mondiali del settore che ha firmato progetti iconici come l’ampliamento del Canale di Panama e guida il consorzio chiamato a costruire il Ponte sullo Stretto di Messina. Un incarico presidenziale di grande prestigio (anche senza deleghe) per il rettore dell’Univpm Gian Luca Gregori, ex membro del consiglio di amministrazione di Terna, che lo scorso anno dovette rinunciare a una possibile nomina a presidente dell’Inps a causa della convalescenza dopo un intervento chirurgico.

Presidente “in pectore”

Ma un altro istituto nazionale, l’Istat, porterà la firma dell’Univpm. Il professor Francesco Maria Chelli, docente di Statistica economica originario di Porto San Giorgio (Fermo), è oggi presidente “in pectore” dell’Istituto nazionale di statistica, ente pubblico di ricerca. Il professore del Politecnico è presidente ff dell’Istat dal maggio 2023, in qualità di membro più anziano del Consiglio dell’Istituto alla scadenza del mandato del precedente presidente. Ma ora il profilo del professor Chelli è stato scelto per la presidenza tra i 20 candidati che hanno risposto al bando pubblicato lo scorso 22 febbraio sul sito del Dipartimento della Pubblica Amministrazione e dell’Istat. Le candidature sono state selezionate da una Commissione, composta da un avvocato dello Stato, un magistrato contabile e un professore di statistica, che ha indicato al ministro Paolo Zangrillo i tre candidati più idonei.

L’alto profilo

«La scelta è caduta su Chelli per l’alto profilo professionale, la significativa attività di ricerca e produzione scientifica e le comprovate capacità gestionali, gestionali e di coordinamento tecnico, scientifico e amministrativo», spiega il Ministero della Pubblica Amministrazione, su proposta del ministro, il Il Consiglio dei ministri ha approvato lunedì l’avvio della procedura per la nomina di Chelli a presidente dell’Istat. Dopo quasi un anno di stallo e il ritiro della proposta di conferma del presidente uscente Gian Carlo Blangiardo, il Governo si rivolge ora a un tecnico di alto profilo. La procedura per la nomina del professor Chelli proseguirà con ulteriori passaggi. Il presidente dell’Istat è nominato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, a seguito di deliberazione del Consiglio dei ministri, da sottoporre a parere favorevole (della maggioranza dei due terzi dei componenti) delle commissioni parlamentari competenti.

Le recenti nomine si aggiungono ad altri incarichi di prestigio. Nel febbraio 2023 il professor Gerardo Villanacci, docente di Diritto privato presso la Facoltà di Economia, è stato nominato presidente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e del Paesaggio, organo consultivo del Ministero dei Beni Culturali. Lo scorso agosto il professor Francesco Corvaro, Associato in Fisica Tecnica Industriale, è stato nominato dai ministri degli Esteri e dell’Ambiente Inviato Speciale per i Cambiamenti Climatici, anche in vista della Cop28 e della presidenza italiana del G7 nel 2024. A febbraio il prof Marco D’Orazio, prorettore aggiunto dell’Univpm, è stato nominato rappresentante del Ministero dell’Università e della Ricerca nel Comitato tecnico scientifico centrale per la prevenzione incendi.

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Corriere Adriatico

 
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