“Giorni duri, ma l’Inter è più forte” – .

“Giorni duri, ma l’Inter è più forte” – .
Descriptive text here

Orgoglio, riscatto, compattezza. Queste le tre parole chiave messe sul tavolo da Pioli. Tre come le partite che hanno cambiato definitivamente il volto della stagione rossonera, con conseguenti titoli di testa sulla corsa alla conferma per il prossimo anno. Conta il presente, il doveroso ritornello pubblico comune a giocatori, allenatore e società. Detto e detto ancora, ribadito e ripetuto ieri nel precedente convegno. Ma pesano ancora i giorni appena trascorsi, caduti come grandine a spazzare via la precedente ed invitante messe di sette vittorie consecutive tra campionato e coppa.

L’ultima parola sul sogno europeo scritto a caratteri cubitali dalla Roma, il sesto derby perso di fila e terminato con l’Inter che festeggia in casa del Diavolo, non può che restare ancora sulle spalle della squadra. E dall’allenatore: “Giorni delicati, difficili. Nei miei cinque anni qui ci sono stati momenti molto positivi o molto negativi, senza vie di mezzo. Questo è molto negativo, il più vicino e quindi il più doloroso. Darei tutto per cambiare il risultato dei derby: ma adesso non è possibile.

Le scarpe però restano strette. E almeno un paio di sassolini il tecnico butta via: “Da quattro anni l’Inter è la squadra più forte e ha vinto solo due scudetti. Non siamo mai stati i più forti e abbiamo sempre cercato di lottare per le prime posizioni. top, a volte riuscendoci. Siamo arrivati ​​alle semifinali di Champions League, ma i nostri progressi sono diminuiti proprio perché siamo stati eliminati da loro. L’anno scorso finirono a 18 punti dal Napoli, quest’anno arrivarono primi: l’anno prossimo si azzererà di nuovo”.

E poi: “Inzaghi ci ha fatto i complimenti? Più facile quando vinci.”

Per il resto, Pioli colpisce forte sulle chiavi dell’unità di intenti: “Leao sarà capitano (viste le squalifiche di Calabria e Theo Hernandez oltre a Tomori), sta vivendo il forte dolore di perdere il derby e di vedere festeggiare i rivali”. come tutti noi. Ibrahimovic è sempre lì per sostenerci e darci fiducia. Siamo uniti: dobbiamo solo reagire, dimostrando che possiamo superare anche questi momenti”.

Pioli ci aveva provato con la difesa a tre schierata sia con Roma che con Inter, seppur con varianti su un unico obiettivo (e non raggiunto): la compattezza. Nel pomeriggio si tornerà molto probabilmente a quattro, vista l’emergenza centrale amplificata dall’indisponibilità di Kjaer: Musah spostato a terzino destro, più Adli che Bennacer a centrocampo (“Ismael non è ancora al top della condizione, Yacine è il giocatore più affidabile del reparto in fase difensiva”). Jovic fuori per stanchezza. Il secondo posto è rimasto l’obiettivo finale di questi ultimi cinque giorni. La Juventus è a cinque punti di distanza. Il riscatto, anche a fronte di un futuro già segnato, all’insegna di un orgoglio conclamato, deve arrivare adesso.

Probabili formazioni: Juventus (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cambiaso, McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic; Vlahovic, Chiesa. Tutto. Allegri.

Milan (4-2-3-1): Maignan; Musah, Gabbia, Thiaw, Florenzi; Adli, Reijnders; Pulisic, Loftus-Cheek, Leao; Giroud. Tutto. Pioli.

Arbitro: Mariani dell’Aprilia.

TV e orario: 18, Dazn e Zona Dazn (canale 214 di Sky), Allianz Stadium di Torino.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “La Regione Abruzzo segue con attenzione l’evoluzione tecnologica chiave per risolvere le criticità” – .
NEXT Sessanta bancarelle da tutta la Toscana per il nuovo format di ‘San Concordio in festa’ – .