I Carabinieri della Compagnia di Taormina hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare detentiva, emessa dal GIP del Tribunale di Messina, nei confronti di un 48enne e di un 80enne, entrambi residenti nel Comune di Messina. provincia di catania. Il 48enne è già stato condannato in via definitiva per associazione di tipo mafioso. Entrambi sono accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso.
L’operazione è il risultato di un’indagine condotta dalla Dda della Procura di Messina, coordinata con precisione dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Taormina e delle stazioni di Sant’Alessio Siculo e Roccella Valdemone (ME). L’indagine è iniziata dopo la denuncia di un imprenditore residente in provincia di Messina, vittima di estorsione.
Gli indagati, secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbero costretto l’imprenditore, ex direttore di un supermercato, ad acquistare carne da un’azienda di loro conoscenza, garantendosi così le provvigioni. Successivamente avrebbero estorto denaro, sostenendo la presenza di un debito inesistente, evocando l’appartenenza dell’80enne al clan mafioso Laudani.
I due avrebbero minacciato l’imprenditore e la sua famiglia, costringendoli a consegnare del denaro in più occasioni, anche a Catania, e anche durante il periodo degli arresti domiciliari dell’80enne per reati simili. La somma totale estorta ammonta a circa 6mila euro, oltre al compenso per le forniture di carne.
L’80enne, inoltre, è accusato anche di falsa certificazione d’identità, avendo ottenuto un certificato di residenza della vittima spacciandosi per avvocato.
Entrambi sono ora detenuti in carcere in attesa del processo.
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