Evidenzia il criticità ambientali presenti nel nostro territorio, che hanno a impatto sulla nostra salute. E, soprattutto, cercare di capire quali potrebbero essere i problemi soluzioni per limitarli EHIindividuare le prospettive di cambiamento. Sono queste le questioni al centro della conferenza – “Inquinamento in Lomellina”–, molto partecipata, organizzata sabato scorso a Mortaio dall’associazione Futuro sostenibile in Lomellinacon due relatori d’eccezione: Fabio Cambiallidirettore di Arpa LombardiaE Matteo Giavazzi, ingegnere ambientale esperto in sistemi industriali. Prima di analizzare il fonti diverse che determinano lainquinamento dell’aria – traffico industriale, veicolare, riscaldamento civile, agricoltura e allevamento, incendi incontrollati – bisogna sottolineare un fatto: l’aria rimane inquinataMa i dati mostrano COME negli ultimi anni (dal 2005) la situazione è complessivamente migliorata.
Ciò si riscontra sia nella provincia di Pavia che, più specificatamente, in LomellinaDove molti parametri sono inferiori rispetto a concentrazioni registrate dalle unità di controllo della capitale. L’anno scorso, ad esempio, il Concentrazioni di PM10 in Lomellina erano in media 25 microgrammi per metro cubo, a Pavia 28; sono state trovate relazioni simili anche per 14:5 (ovvero il particolato più fine), con una media annua di 17 microgrammi in Lomellina e di 20 a Pavia Minerva. Lo stesso per il numero di giorni di superamento della soglia dei 50microgrammi: 27 giorni a Parona, 33 a Pavia. Per quanto riguarda il monitoraggio della primo trimestre 2024i dati mostrano che illivelli rilevati in Lomellina Sono sovrapponibile a quelli della Lombardia.
PM10 – NUMERO DI GIORNI SUPERIORI A 50 microgrammi/metro cubo
Sono presenti nella nostra Provincia 12 unità di controllo – 8 sono situati in Lomellina – che monitorano costantemente la qualità dell’aria (Pm10, Pm2,5, NOx, cioè gli ossidi di azoto). Le loro prestazioni sono effettivamente paragonabili: la centralina Minerva Pavia, ad esempio, registra dati molto simili a quella situata a Sannazzaro. Questo accade perché gli effetti degli inquinanti atmosferici sono diffusi; cioè a Milano è possibile rilevare effetti che arrivano anche da Pavia, o da Cremona.
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