I bombardamenti e le giornate trascorse nelle grotte. Nonna Anna non ha mai dimenticato quella paura – .

I bombardamenti e le giornate trascorse nelle grotte. Nonna Anna non ha mai dimenticato quella paura – .
I bombardamenti e le giornate trascorse nelle grotte. Nonna Anna non ha mai dimenticato quella paura – .

Dall’estate del 1944 alla primavera del 1945 il fronte si fermò sulla Linea Gotica. Fu lì che la vita dei civili rimase segnata indelebilmente. Nonna Anna aveva 11 anni. Il peggio arrivò dopo l’armistizio, quando i bombardamenti aerei rasero al suolo Rimini. La nonna era in un campo fuori casa mentre bombardavano. Si era rifugiata sotto una cappella colpita da una bomba. Ricorda le urla di sua madre e i colpi di mitragliatrice che uccidevano una donna in un campo. La sua casa fu presa dai tedeschi e lei e i suoi figli si trasferirono con altri sfollati nelle grotte della città. Vissero lì per settimane al lume di candela, in condizioni terribili, con poco cibo, dormendo sulla paglia. Il 21 settembre 1944 Rimini venne liberata. I Gurkha tentarono di liberare Montebello, ma furono decimati. Il giorno successivo gli Alleati bombardarono il paese, ma i tedeschi riuscirono a fuggire. Allora le notizie circolavano di bocca in bocca, poche avevano la radio. Oggi sua nonna ha 91 anni, ricorda poco degli ebrei, ma non ha dimenticato la paura dei bombardamenti. In quegli anni era solo una bambina. La guerra le tolse le gioie dell’infanzia e la possibilità di andare a scuola, cosa per lei molto importante.

Virgilio Montironi3 F

 
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