Il vescovo di Imola, monsignor Giovanni Mosciatti, ha incontrato oggi gli studenti del liceo di Lugo che si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolicanell’Aula Magna, a conclusione di un progetto didattico sviluppato su “L’Economia di Francesco”.
“The Economy of Francesco” è un movimento informale e internazionale di economisti, imprenditori, attivisti e promotori dell’economia sostenibile under 35, nato a seguito di una lettera aperta di Papa Francesco indirizzata a giovani economisti, imprenditori e imprenditrici di tutto il mondo, come suo scopo lo studio di un nuovo modo di intendere l’economia secondo lo spirito di Francesco d’Assisi.
La lettera del papa invitava le parti interessate a partecipare a un grande incontro ad Assisi nel marzo 2020, intitolato L’Economia di Francesco. Giovani, un patto, il futuro – Assisi 2020, incontro rinviato a novembre a causa della pandemia. A causa del perdurare dell’emergenza, l’evento si è svolto in streaming dal 19 al 21 novembre dello stesso anno, preceduto da una serie di eventi e webinar con diversi esperti economici, coinvolgendo 115 Paesi. La tre giorni online si è conclusa con un videomessaggio del Pontefice e la pubblicazione di una dichiarazione di intenti da parte del movimento nato nei mesi di organizzazione dell’evento, con il susseguirsi, in un processo di dialogo, di una pianificazione di azioni mirate a realizzare il cambiamento necessario per una nuova cultura economica sostenibile.
Accolto dal preside Giancarlo Frassineti e dai docenti del liceo cattolico Ilaria Contarelli, Flavio Rossi, Federica Mazzoli, il vescovo, per lungo tempo docente di religione al liceo di Fabriano, ha risposto con profonde riflessioni alle domande poste dagli studenti. loppure lo sviluppo economico non può essere dissociato dalla giustizia e dalla tutela dell’ambiente, temi già espressi da Papa Francesco nell’enciclica Laudato Si, fino alla recente esortazione apostolica Laudate Deum. “Siamo tutti chiamati, anche le giovani generazioni, ad assumere piena consapevolezza della necessità di un cambiamento culturale, che ponga la cura e la tutela dell’uomo e del creato al centro dello sviluppo, con la realizzazione di un’economia sostenibile, capace di distinguere tra ciò che è importante per la nostra vita e ciò che è superfluo. Il rispetto tra le persone porta alla giustizia e quindi al rispetto del creato. L’economia mondiale si basa sulla fiducia, sull’affidamento; è necessario anche prendersi cura dell’altro, dei suoi bisogni, in una prospettiva di giustizia. Il cambiamento parte da se stessi; le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore di tutti. La vita e l’opera di Santa Teresa di Calcutta sono esemplari in questo senso”.
