27 aprile – 23:31
Le parole del tecnico biancoceleste, intervenuto dopo il fischio finale della partita direttamente dalla sala stampa dello Stadio Olimpico
Un successo importante, all’insegna delle sue idee calcistiche. Igor Tudor è soddisfatto al termine della partita tra Lazio e Verona. Al termine della partita l’allenatore è intervenuto in conferenza stampa. Queste sono le sue parole.
“Bellissima vittoria, forse la più bella di tutte. È stato difficile dopo alcune partite ravvicinate in cui abbiamo speso molto. Ci sono stati acciacchi e problemi, l’abbiamo preparata come finale altrimenti non l’avremmo vinta. Il Verona è difficile da battere, sa giocare la fase difensiva e ha fisicità sulle seconde palle. Sono insidiosi, basti pensare all’Atalanta. È stata una partita in cui non doveva esserci nulla di sbagliato. Nel primo tempo hanno cambiato subito, lì è diventato un po’ più difficile. Poi nella ripresa abbiamo accelerato: tante occasioni, il gol, la parata di Mandas. Tanta roba oggi. Non c’è bisogno di credere nella Champions né di fare calcoli: dobbiamo dare tutto partita per partita, poi tireremo le somme”.
“Si parla spesso di lui: un giocatore importante e di qualità sotto ogni aspetto. E’ un giocatore completo”.
Quanto è stata importante la prestazione difensiva?
“Partita attenta dietro. L’intensità è importante, con le partite e gli allenamenti si cresce. Chi è entrato ha fatto bene, poi conta sempre la qualità della gente. È lei che decide”.
Ci spieghi i cambiamenti nel secondo tempo?
“Abbiamo messo due quinti offensivi per spingere di più, con giocatori offensivi anche al centro. Lo era, ci stavamo spingendo. Poi sono due ragazzi che possono ricoprire quel ruolo per parte della partita. Poi abbiamo segnato e abbiamo inserito Hysaj per dare più equilibrio. In mezzo i centrocampisti hanno retto bene, mi sono piaciuti tanto. Poi è entrato Vecino a dare centimetri. Una corsa fatta per regalare centimetri”.
Kamada e Castellanos sono due titolari?
“Tutti lo sono e nessuno lo è: il posto si guadagna giorno per giorno. Decidono chi gioca, dipende da come gioca e come si allena. L’allenatore sceglie in base a questo”.
La vittoria è arrivata con una squadra molto offensiva ma ordinata.
“Sono d’accordo, quando sei 0-0 devi crederci sempre. Sono gol che mi rendono orgoglioso dei ragazzi. Quando tutto va così sono fiero dei ragazzi, vuol dire che non hanno sbagliato nulla. Non è facile, ma c’è un’ottima applicazione. La difesa si fa con il cuore e la testa, non solo con tattiche e sistemi. Questo è ciò che conta, non subire gol”.
Cosa ha fatto per creare così tante occasioni?
“Posso solo dire che ho lavorato, ci sono diversi modi di interpretare il calcio. Vogliamo andare a creare con tanti giocatori, a volte succede di più, a volte meno. C’è voglia di andare con tanti giocatori senza perdere l’equilibrio. Poi conta la qualità: guarda cosa hanno fatto Zaccagni e Immobile”.
“Penso che non avrà problemi a salvarsi. Il mister ha preparato alla grande la partita, era sudata e difficile contro una squadra combattiva. Penso che sia sicuro, ho visto anche altre gare. Gli auguro la salvezza, lì ho trascorso un anno meraviglioso in una città splendida, con brava gente”.
Come se la cava la coppia Immobile-Castellanos?
“Non c’è niente da spiegare o da sottolineare. Ho ripetuto a tutti che sono grandi professionisti e lavorano bene. Anche Ciro ha avuto un problema al ginocchio che lo ha tenuto fuori. Castellanos ha segnato due gol, ha giocato bene e ha fatto una buona partita. Ne mancano pochi, ma saranno tutti importanti, anche chi verrà dalla panchina”.
Cosa ne pensi della gara di Isaksen?
“Ha recitato nel suo ruolo, ha gareggiato con cose buone. Aveva due-tre palloni buoni, ma deve ancora crescere in un campionato difficile. E’ giovane, ha margini di miglioramento”.
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27 aprile – 23:31
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