“Sogno un’Europa di giustizia sociale. Nel mio zaino porterò i diritti di tutti” – .

“Sogno un’Europa di giustizia sociale. Nel mio zaino porterò i diritti di tutti” – .
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Bergamo. “Noi siamo la strada”. La stessa che, nel pomeriggio di sabato 27 aprile, ha portato Cecilia Strada a Bergamo. La figlia di Gino Strada, una donna simbolo Emergenza e nella sua prima esperienza politica, scelse il capoluogo lombardo per lanciare la sua candidatura alle elezioni europee. E sceglie il Circolino della Malpensata, il luogo che prima di lei è stato la rampa di lancio Elly Schlein, che solo un anno fa scelse questo luogo per sostenere la sua partita primaria, tutta interna al partito, per la segreteria nazionale. Ad accoglierla, insieme a tanti rappresentanti del territorio del Pd, c’erano anche tanti militanti Dem e tanti rappresentanti di associazioni e volontariato. Insieme a loro Elena Carnevali, candidato sindaco del centrosinistra che ha accolto il leader, seppure indipendente, della squadra del segretario nazionale, il vicesegretario regionale Matteo Rossil’assessore del Comune di Bergamo Marzia Marchesi, il consigliere regionale Davide Casatiil segretario provinciale Gabriele Giudici, il suo vice Alessandra Bertolotti, quello cittadino Alessandro De Bernardis e il presidente dell’assemblea cittadina Marco Previtali.

Strada arriva a Bergamo, alle porte delle amministrative e con un sindaco uscente, Gori, candidato come lei nelle file del Pd: “Ovunque vada, costruisco ponti, con l’intento di costruire legami, anche con chi la pensa diversamente da me, per difendere i diritti di tutti. Ecco perché sono qui anche oggi. Le grandi questioni che ci appartengono oggi non sono solo locali o nazionali, gran parte della nostra vita si decide in Europa e siamo noi a scegliere chi ci deve rappresentare. Da Bergamo a Bruxelles andata e ritorno. Ciò che mi ha spinto a candidarmi è stata la voglia di fare la mia parte e prendermi cura dei problemi delle persone. Vengo da un’esperienza diversa, è vero. Ma non è poi così diverso se si pensa in termini di principio. L’obiettivo, infatti, è lo stesso: quello di mettiti al servizio della gente e fallo prima che i poveri non abbiano da mangiare, prima che la gente muoia in mare. Il compito della politica è intervenire in tempo”.

Prima di arrivare a Bergamo, visitato la fiera agricola di Treviglio: “L’agricoltura è una parte cruciale dell’economia italiana, così come lo è la transizione ecologica. I prossimi anni saranno quelli decisivi non solo per oggi, ma per domani. Il vero problema è che il suo prezzo non deve essere pagato dai cittadini. Si tratta di capire come sostenere gli agricoltori, soprattutto quelli più piccoli, e come possono davvero trarre vantaggio dal cambiamento. Questa è una sfida europea, per la quale vanno tutelati i diritti delle persone e quelli dei lavoratori, senza scegliere tra il futuro e gli interessi dei singoli”.

Sogno un’Europa di giustizia sociale. La lezione della pandemia ci insegna che l’Europa può e deve fare molto per i suoi cittadini. Quel modello e allo stesso tempo l’impegno per ridurre le disuguaglianze ci porterebbero ad avere un’Europa felice. Ecco come lo immagino. Un posto dove è bello vivere.” E sulla candidatura, anche da indipendente, ma che la vede capolista, lei risponde: “Sono molto orgogliosa e sono grata per il ruolo affidatomi. Vivo questa esperienza come un’avventura, dove Sono uno zaino in cui inserire tutte le richieste dei cittadini, tutte le loro esigenze, oltre alle esigenze dei tanti mondi che appartengono alle persone. Lo farò lavorando insieme al partito, insieme”.

E spiega la candidatura di Carnevali: “I sindaci sono la voce del territorio, coloro che più di ogni altro vivono il contatto diretto con i cittadini. Rappresentano uno snodo importante e fondamentale per il mondo politico. A Carnevali, come a me, consiglio di ascoltare e riassumere. Fare politica significa non pensare al singolo, ma mettersi al servizio della comunità. Pensare e agire per il bene comune, per il bene di tutti”.

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Europei, Cecilia Strada si ferma nel bergamasco

“La prima cosa che dobbiamo dire a Cecilia è grazie: per quello che sei e quello che fai, per Gino, per averci reso ancora più consapevoli e dotati di spirito. Grazie perché ci permetti di avere una voce diversa rispetto a tante altre che affollano la scena nazionale. nel tuo zaino, nella tua borsa laterale – così Carnevali –. Oggi ti affidiamo la missione europea di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo: una necessità reale, in un contesto in cui molti Paesi si sottraggono, gli stessi che ci impongono regole, ma che non aiutano le persone più in difficoltà, in particolare le donne e i bambini. In dieci anni di Parlamento, ho lavorato anche nella commissione dedicata ai Centri di accoglienza, dove ho avuto modo di comprendere al meglio quali fossero le esperienze più efficaci per la gestione del fenomeno e, allo stesso tempo, quelle peggiori.

Racconto a Cecilia cos’è Bergamo: una città accogliente, tra le prime ad aderire alla Stra. Nel 2021 abbiamo accolto 41 cittadini afgani e 75, nel 2022, in fuga dall’Ucraina, oltre a 494 minori stranieri non accompagnati nel solo 2023. Questa è Bergamo, è la nostra città e il merito è di tutti. La mia attenzione va a tutti i cittadini, ma per loro ho un’attenzione particolare. Queste persone vengono da noi e non sempre si fermano. Abbiamo il dovere di fare di Bergamo una città accogliente, non solo perché è importante per una questione legata ai diritti, ma anche per cercare di dare una risposta al problema della curva demografica. E per rendere Bergamo una città più attrattiva, la città del futuro. Sono certa che Cecilia, insieme a Giorgio (Gori ndr), porterà in Europa la voce dei territori.

COME Roberto Cremaschi: «Voto ancora Pd perché c’è Cecilia Strada. Un accenno alla corsa agli armamenti e alle spese. Oggi in Germania guadagniamo il 42%, in Italia il 30%. E ricordo che nel 2023 la Nato ha speso su questo capitolo oltre 64 miliardi di euro, il 270% in più rispetto al decennio”.

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