il budget, la classifica e le strategie per il futuro Il Tirreno – .

il budget, la classifica e le strategie per il futuro Il Tirreno – .
Descriptive text here

Rispetto al periodo pre-Covid, in Toscana la costa vince il derby del turismo con le città d’arte. In media, dal 2019 al 2023, le presenze (il numero di notti trascorse dai clienti nelle strutture ricettive) nelle province di Firenze, Prato e Pistoia sono diminuite del 27%. Al contrario, la Costa degli Etruschi è l’area turistica con la maggiore concentrazione di presenze. E, soprattutto, scompaiono Cina e Russia dalla classifica dei primi dieci Paesi i cui cittadini scelgono la nostra regione per vacanze, affari e sport. È questo il quadro che emerge dal rapporto “I flussi nelle strutture ricettive in Toscana”, elaborato e pubblicato dal Settore “Servizi digitali e integrazione dati”. Ufficio Regionale di Statistica” della Regione Toscana, su dati Istat.

Il bilancio 2023

Sono oltre 14,6 milioni gli arrivi (il numero dei clienti che hanno fatto il check-in negli hotel e nei B&B) registrati nelle strutture ricettive toscane nel 2023 e quasi 46 milioni di presenze. Nonostante il confronto con il 2022 mostri un aumento degli arrivi del 13% e delle presenze del 7%, i numeri sono ancora lontani dai livelli pre-pandemia. Rispetto al 2019, infatti, si è registrato un calo del 5% con la sola eccezione delle presenze straniere nelle strutture extralberghiere, cresciute del 9%. L’agriturismo è il sistema trainante, con il 20% in più di turisti stranieri e un aumento delle presenze nazionali del 13% rispetto al 2019. Nel 2023, città d’arte e località balneari si confermano le mete più ambite da chi arriva e pernotta in Toscana, con il 77% degli arrivi e delle presenze (oltre il 50% degli arrivi si concentra nelle città d’arte). Nel secondo e terzo trimestre dell’anno si sono concentrati circa il 70% dei clienti giornalieri (arrivi) e il 77% degli ospiti pernottanti (presenze), tuttavia, rispetto all’anno pre-pandemico, il primo e l’ultimo trimestre del 2023 hanno registrato una calo di presenze superiore al 10%. «Stiamo assistendo alla tenuta della Toscana sul fronte dei mercati internazionali e questo è un segnale positivo – commenta Daniele Barbetti, presidente regionale di Federalberghi Toscana – Per il 2024 dobbiamo essere ottimisti, e mantenere i numeri del 2023 sarebbe già un ottimo risultato».

Boom degli americani

I turisti americani, che rappresentano il 15% della componente straniera in Toscana, sono cresciuti nel 2023 del 35% rispetto al 2022, ma hanno registrato anche un aumento del 20,5% rispetto all’anno pre-Covid. Non sono però tornati ai livelli del 2019 i visitatori provenienti da Francia, Regno Unito, Spagna e Belgio: rispetto al 2022 la tendenza ai flussi in aumento è generalizzata, ma nei luoghi d’arte non sono ancora tornati ai livelli del 2019 (-10%).

Russi in declino

Rispetto al 2019, anche la Toscana ha registrato un calo dei flussi dalla Russia pari al 72% in meno. «Prima della pandemia, solo a Forte dei Marmi, c’erano 29mila russi – spiega Paolo Corchia, vicepresidente nazionale di Federalberghi – È chiaro che il Covid prima e la guerra in Ucraina poi hanno ridotto la percentuale di turisti che scelgono di trascorrere le vacanze Qui. Oggi siamo a 3-4mila”.

La classificazione delle zone

Firenze e il Fiorentino, la Costa degli Etruschi, la Maremma Toscana a sud, l’Elba e le altre isole toscane e le Terre di Pisa sono le aree turistiche che ospitano oltre la metà (circa il 62%) delle presenze registrate in Toscana nel 2023 (con punte del 24 e del 13% per i primi due); tuttavia, mentre per la Costa degli Etruschi le presenze tornano a salire rispetto al 2019 (+11%), i clienti che pernottano nelle strutture di Firenze e dell’area fiorentina sono ancora inferiori a quelli ospitati nel 2019 (-20%). «Un indice sintetico della “forza” del turismo regionale, per territorio e per risorsa, calcolato secondo la metodologia Ampi dell’Istat, sulla base di indicatori elementari di domanda e offerta, sembra evidenziare un indebolimento della stabilità del sistema turistico rispetto 2019 – si legge nel report della Regione – Secondo l’indice, i comuni termali, quelli di campagna e collina, ma anche le città d’arte rappresentano, ad oggi, le realtà più critiche, soprattutto a causa di un forte calo di presenze ”.

Il futuro

Adesso guardiamo al futuro e alla stagione estiva che è ormai alle porte e si annuncia di soddisfazioni. «In generale l’avvio del 2024 è stato positivo, confermando continui e significativi flussi dall’estero soprattutto verso le città d’arte – commenta l’assessore regionale al Turismo, Leonardo Marras – Il turismo stenta ancora a ripartire lungo la costa a causa del peggioramento della situazione condizioni climatiche degli ultimi giorni, ma le previsioni per la stagione estiva sono ancora positive. Dobbiamo cercare di attirare di più gli italiani con offerte mirate, la sofferenza delle condizioni economiche ancora condizionate dal rincaro dei prezzi si fa ancora sentire. Per questo investiremo di più nella promozione nazionale rispetto allo scorso anno”.

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV tempo ancora variabile, ma il fine settimana è senza pioggia Gazzetta di Reggio – .
NEXT oggi nubi sparse, lunedì 13 piogge, martedì 14 temporali e schiarite – .