Salerno, murales al posto delle cicatrici nel cuore del centro storico tra consensi e gemiti – .

Salerno, murales al posto delle cicatrici nel cuore del centro storico tra consensi e gemiti – .
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Il mondo non è altro che una tela per la nostra immaginazione, ha scritto Thoreau. E l’arte urbana è forse una delle principali manifestazioni di tutto ciò. Dopo Milano, Bologna, Roma, anche a Salerno la street art sembra aver finalmente varcato i confini dell’atto di ribellione, essersi liberata dal suo ruolo ancillare e aver assunto, a tutti gli effetti, la dignità di un’azione performativa capace, con un segno, di ridisegnare spazi e ripristinando la bellezza dove prima c’erano vandalismi e deturpazioni. Un fatto piuttosto comune in Città vecchiada dove Santa Sofia in tanti vicoli e piazze, decine di giovani writers, con le loro tag, non hanno risparmiato nemmeno vere e proprie opere d’arte, come i murales dedicati a Il pittore salernitano Alfonso Gatto, sia alla Scala dei Mutilati che nel quartiere Fornelle. L’ultimo episodio, in ordine cronologico, riguardava via Giovanni Guarna, la traversa che dal Duomo porta a via Botteghelle. Qui, nei giorni scorsi, sono apparse scritte colorate su colonne antiche e sui muri di edifici storici, vicini ad alcune attività commerciali. Un fatto, l’ennesimo, che ha spinto alcuni commercianti, attenti alle radici della propria città, a commissionare ad un artista locale alcuni dipinti murali per coprire le insegne e restituire un minimo di decoro urbano ad una delle zone solitamente più fotografate dagli stranieri. turisti. «Io e il proprietario del Panificio Tranchino abbiamo pensato che fosse meglio coprire queste cicatrici con un dipinto – racconta Aldo Caiella del Barroom – Non a tutti i residenti è piaciuto, ma non voglio creare inutili polemiche. Il nostro è stato un gesto dettato dal desiderio di riportare bellezza in un luogo ricco di storia e di cultura e che in più occasioni è finito nel mirino di vandali. Questo è lo spirito da cui siamo partiti, senza permetterci, tra l’altro, di lavorare sulle colonne che sono patrimonio tutelato dalla Soprintendenza”. L’iniziativa ha riscosso molto successo il consigliere comunale Tonia Willburger, già membro di Sigec, il sistema informativo del catalogo generale, piattaforma collaborativa per la catalogazione del patrimonio archeologico e architettonico.

«Credo che sia giunto il momento che il Comune si doti di un regolamento ad hoc – spiega Willburger – Dovremmo individuare aree della città da dedicare alla street art ed eventualmente istituire una commissione che possa valutare le opere che di volta in volta vengono proposte. al tempo. Lo ritengo un ottimo strumento per dare voce, spazio e visibilità agli artisti del nostro territorio, ma anche per creare una cifra stilistica che possa dare una nuova identità a una città che sta crescendo sulla scia di una destinazione turistica molto forte. Inoltre – prosegue – è necessario pensare a una copertura assicurativa per gli artisti affinché siano coperti da eventuali infortuni sul lavoro. Questi progetti sono sperimentati con successo anche in altre città italiane e non solo e processi di questo tipo potrebbero servire da esempio anche per Salerno. Mi farò portavoce di una proposta da sottoporre ai miei colleghi e in primis al sindaco Vincenzo Napoli che si è sempre dimostrato molto sensibile verso questi temi”.

Intanto i dipinti che coprivano le deturpazioni degli scrittori furono molto apprezzati, soprattutto dagli stranieri. Un gruppo appartenente all’Accademia Italiana, proprio l’altro giorno ha utilizzato il muro come sfondo per una serie di foto e selfie da condividere sui propri profili Instagram taggando la città di Salerno. «L’auspicio è che non si verifichino ulteriori atti vandalici – prosegue Caiella – In questo quartiere abbiamo sicuramente bisogno di maggiori controlli e magari del potenziamento del servizio di videosorveglianza che, in alcune occasioni, come nel caso di Santa Sofia, si sono rivelati lavorare”.

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

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