Infanzia e adolescenza, riuscito convegno all’Aquila su ricerca e lotta alla depressione giovanile. Volontariato sul campo – ekuonews.it

L’AQUILA – “La nostra missione è stare vicino a chi soffre, sostenerlo nel processo di presa di coscienza della patologia, assistere le famiglie e le persone con disturbi psicologici. Purtroppo sono sempre più i bambini e gli adolescenti bisognosi di cure e di assistenza. Le famiglie e le scuole non sono attrezzate, spesso negano la patologia e il ragazzo, la ragazza sofferente, si lasciano andare nella solitudine. L’associazione è presente e continua il suo percorso di volontariato e di stimolo costante verso istituzioni disattente e pigre. “Così l’On. Stefania Pezzopane, vicepresidente dell’Associazione Veronica, ha aperto il dibattito pubblico, che si è tenuto presso il Palazzetto dei Nobili dell’Aquila, sui disturbi psicologici dei giovani e dei giovanissimi. Nel corso dell’incontro, organizzato dall’associazione Veronica Gaia Di Orio e moderato da Stefania Pezzopane, il professor Ferdinando Di Orio, presidente dell’Associazione intitolata alla figlia Veronica, è stato intervistato dal giornalista e scrittore Angelo De Nicola.

Una splendida intervista che ci ha permesso di approfondire tutti i temi e i molteplici angoli di dolore che le patologie mentali portano con sé. Numerosi gli approfondimenti, il ruolo della famiglia e della società, il ruolo della scuola e il nichilismo che pervade le comunità giovanili, amplificato dall’uso distorto dei social media. L’associazione è diventata un punto di riferimento per molte famiglie della provincia dell’Aquila, e offre sostegno e aiuto, grazie anche alla presenza di psicologi competenti nello staff e dello stesso prof Di Orio che segue personalmente i bambini. “Ho un’opinione molto severa della famiglia attuale” ha detto Di Orio, “non è autoritaria, ma nemmeno autorevole, non riesce a convincere i figli di cosa è bene e cosa è male. Fugge dalle responsabilità, preferisce soluzioni semplici e spesso nega, quasi con vergogna, i problemi mentali dei figli. Provoca così ulteriori danni e ritarda le cure che devono invece essere tempestive. “

L’associazione è attiva dal 2017 e la sua ragion d’essere è quella di promuovere attività scientifiche, culturali e sociali finalizzate alla ricerca e al contrasto della depressione giovanile, sia nell’identificazione dei fattori di rischio che nella definizione e valutazione di strategie preventive, curative e riabilitative.

I dati sono sempre più drammatici e testimoniano un fenomeno in crescita. Il suicidio è la quarta causa di morte più diffusa tra gli adolescenti tra i 15 e i 19 anni, la terza se si considera solo la popolazione femminile.

Suicidi che, però, sono solo la punta dell’iceberg di fenomeni complessi che coinvolgono dipendenze, depressione, abusi, esclusione e angosce sociali. Tutti gli indicatori sono in aumento ma allo stesso tempo, ha ricordato Di Orio, si investe sempre meno su scuola e sanità. Le domande pressanti del giornalista Angelo De Nicola hanno consentito un dibattito che ha spaziato a tutto campo e si è concluso con l’auspicio di una maggiore presa in carico del problema da parte di tutte le istituzioni. Istituzioni e volontari devono camminare mano nella mano ed essere sempre più vicini a chi soffre di patologie spesso mascherate e per questo così devastanti. “

Così l’Associazione commenta l’interessante e partecipato incontro tenutosi al Palazzetto dei Nobili dell’Aquila e che ha avuto come oggetto “Come difendere il mondo dei bambini e dei ragazzi (8/18 anni) dai disturbi psicologici ”.

 
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