TRIESTE Migliaia di spettatori provenienti da 84 province italiane e da 14 Paesi del mondo: è questa la notevole “corte” che le regine del “Sei” hanno attirato in città negli ultimi giorni. Stiamo parlando del musical di Toby Marlowe e Lucy Moss, che racconta in chiave moderna la storia delle sei mogli del re Enrico VIII d’Inghilterra.
Lo spettacolo, andato in scena al Rossetti dal 24 al 28 aprile (ultima replica oggi), ha confermato un fatto già emerso l’estate scorsa grazie a “Il Fantasma dell’Opera”: la proposta del musical internazionale, in esclusiva e in prima italiana , rappresenta un motivo in più per visitare Trieste.
Sei al Rossetti di Trieste: «Enrico VIII ha parlato per secoli, ora tocca alle regine»
Sara Del Sal
24 aprile 2024
Gli spettatori provenivano dai paesi vicini, ma anche da stati lontani come l’Italia Repubblica Ceca, Stati Uniti, Norvegia e persino Panama. «Questi – ha detto il presidente di Rossetti Francesco Granbassi – sono persone che dormono, mangiano e passano a Trieste: il teatro, insomma, può essere un volano per la crescita sia culturale che economica del territorio. E siamo molto felici di contribuire in questo senso”.
Considerando il pubblico italiano, il quadro è simile: per vedere “Sei” gli spettatori sono accorsi a Trieste da molte città tra cui Lecce, Livorno, Torino e Bologna. Nella provincia di Roma sono stati venduti oltre 100 biglietti, altrettanti spettatori sono arrivati da Milano. Altro dato molto interessante è quello relativo all’età media del pubblico, pari a circa 39 anni. «“Six” – ha aggiunto Granbassi – è un titolo sul quale abbiamo rischiato un po’: nonostante fosse uno degli spettacoli più apprezzati nel West End e a Broadway, non era ancora molto conosciuto in Italia, e poi ha un target molto giovane. Invece ha attirato anche le persone anziane”.
A vedere “Six” sono venuti gruppi di studenti provenienti da diverse scuole musicali italiane, e ieri sera c’era anche un gruppo di cosplayer che si è organizzato sui social per popolare il pubblico del Politeama con gli sfavillanti costumi delle sei regine. Non va infine dimenticato lo staff del musical: tutti gli artisti e i tecnici coinvolti nella messa in scena, una cinquantina di persone, sono rimasti in città per una settimana. Molti di loro hanno avuto l’opportunità di scoprire per la prima volta Trieste e i suoi dintorni. E ne sono rimasti sicuramente affascinati. —
