Basilicata. Dopo le elezioni la resa dei conti: in casa Macchia-Chiorazzo volano stracci

Vale la pena dire: “Ci amavamo così tanto”. Del funzionamento del sistema di potere politico-imprenditoriale in Basilicata si parla da anni. Nei mesi scorsi lo abbiamo spiegato meglio in relazione alla campagna elettorale per le elezioni regionali. Inganni, viaggi, patti firmati sulla sabbia, tradimenti. I tuoi interessi al centro. Ci aspettavamo che a pochi giorni dal 22 aprile si aprissero le prime crepe nelle aggregazioni elettorali e tra i loro protagonisti. In gioco non ci sono solo le aspettative deluse o tradite nei sondaggi regionali, ma la controffensiva alle comunali e alle europee.

Nei giorni scorsi, forse ieri, ci sarebbe stato un incontro segreto ai vertici tra Chiorazzo e alcuni esponenti del Pd per discutere le strategie per i prossimi appuntamenti elettorali. In questo incontro che si sarebbe svolto nella sede dell’Auxilium a Potenza al quale avrebbero partecipato Angelo Chiorazzo e alcuni esponenti del Partito Democratico, l’annuncio: Donato Macchia Divorziato dall’imprenditore clericale per sostenere la destra alle elezioni comunali di Potenza e Avigliano. Magari è Chiorazzo a divorziare da Macchia, ma la questione non cambia. Era chiaro a tutti che tra i due esisteva da anni un accordo basato sulla reciproca convenienza.

Donato Macchia critica la mancata elezione della sua candidata-simbolo, Federica D’Andra, e ha addirittura chiesto al leader di Basilicata Casa Comune di fare un passo indietro per consentire al consigliere di Fondazione Potenza Futura (Fondazione Donato Macchia) a far parte del Consiglio. Non se ne parla, diranno Chiorazzo e con lui esponenti del Pd che lo hanno sostenuto senza esitazione. Non ne stiamo parlando? La risposta di Macchia sarebbe stata pragmatica: sosterremo Francesco Cannizzaro come candidato sindaco del Comune di Potenza e Giuseppe Mecca come sindaco di Avigliano. Qui emergono con chiarezza gli ideali dell’imprenditore e patron del Potenza Calcio. Proviamo ad immaginare il suo pensiero: “ormai le aspettative in campo ampio sono svanite, non ci resta che concentrarci su candidati che possano garantirci un ponte con Vito Bardi, Giuseppe Mecca ad Avigliano con Federica D’Andrea vicesindaco, e Cannizzaro e Blasi a Potenza allaccia collegamenti con possibili patti futuri, legittimi ovviamente.

Il Ponte con Bardi diventa vitale per gli interessi del Gruppo Macchia, anche perché all’interno del centrodestra qualcuno si batte da tempo contro alcune pretese nel settore eolico e fotovoltaico. Tutto chiaro? E il Pd cosa fa, cosa farà? Ne riparleremo presto. Anche per porre qualche domanda sulla coppia Lacorazza-Pittella e sui “portaborse” di Chiorazzo. A proposito, sembra che Pittella scioglierà presto le riserve sulla sua candidatura alle europee con Action.

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