Perugia, campionessa italiana di pallavolo, vince 3-1 a Monza in gara 4 – - – .

Perugia, campionessa italiana di pallavolo, vince 3-1 a Monza in gara 4 – - – .
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Ci sono voluti sei anni, tanti campioni, investimenti e una caduta clamorosa. Tuttavia, è crollato l’anno scorso Sir Susa Vim Perugia lei si è alzata ed è nuovamente campione d’Italia, per la seconda volta nella sua storia. Nella finale meno attesa della Superlega, la squadra di Lorenzetti ce l’ha fatta battuto un Mint Vero Volley Monza che ci ha provato con orgoglio e tenacia fino alla fine (3-1 in gara 4, come nella serie finale) ma poi ha dovuto rinunciare all’onore delle armi ad una corazzata che, come la Conegliano femminile, ha vinto tutti i trofei a cui ha partecipato quest’anno: la Supercoppa Italiana a novembre, il Mondiale per club a dicembre, la Coppa Italia a gennaio e lo scudetto oggi.

Wilfredo Leon saluta i suoi tifosi arrivati ​​in massa a Monza per quella che sembrava essere la serata giusta. Il capitano è arrivato subito dopo il tricolore 2018, per iniziare un ciclo di vittorie con le stigmate del giocatore più forte (e più pagato al mondo). Dopo tre finali playoff perse negli ultimi quattro campionatima anche tre Coppe Italia, quattro Supercoppe e due Mondiali per club vinte, ha finalmente fatto centro il tanto atteso scudetto nell’anno più difficile, funestato da un infortunio che lo ha tenuto fuori a lungo e gli ha tolto il posto da titolare. Tuttavia, non gli ha tolto la capacità di essere danche lui esce dalla panchina e guida per mano la sua squadra alla festa. Una festa speciale che cancella lo schianto dell’anno scorso, quando una squadra di Perugia che sembrava destinata a chiudere la stagione con sole vittorie si è bloccata nel momento migliore e ha buttato via Coppa Italia, Scudetto e Champions League, precludendosi anche la qualificazione all’Europa di questa stagione. anno.

Questa, tuttavia, è acqua passata. A fare da apripista è arrivato l’estate scorsa Angelo Lorenzetti – allenatore campione d’Italia l’anno scorso con il Trento – che ha rimesso tutto a posto. L’ex banchiere che si ispira a Marcelo Bielsa ha vinto il suo quinto scudetto in quattro città diverse, un traguardo mai raggiunto da nessun allenatore in Italia prima di lui. Ha trasformato la Perugia dei primi violini in un’orchestra non sempre perfettama estremamente efficace nei momenti che contano e capace di uscire sempre dai guai, come nel secondo set di gara 4, quando Monza sembrava surclassarla in tutti i fondamentali.

Con il palleggiatore italiano Simone Giannelli (ormai il più forte al mondo nel suo ruolo) a fare da guida in campo e nello spogliatoio, una squadra lunghissima e con tanto talento anche in panchina, ma lunatica almeno quanto i suoi l’istrionico presidente Gino Sirci che nel 2001 prese il club in Serie C come main sponsor con la sua azienda di prodotti per la sicurezza sul lavoro attiva in tutto il mondo, per poi diventarne proprietario e portarlo fino in Superlega con importanti e continui investimenti. «L’anno scorso ci ha insegnato che non si vince mai prima di giocare» ha detto dopo la Coppa Italia. Quest’anno la sua Perugia ha saputo soffrirema quando è arrivato il momento decisivo ha tirato fuori gli artigli e ha fatto quello per cui era stato costruito: vincere.

 
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