«Florence Nightingale era un’infermiera» – .

«Florence Nightingale era un’infermiera» – .
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Dopo nove anni l’errore è riparato. Grave, anche perché il Campidoglio, nel lontano 2015, aveva preso le lucciole per lanterne. E fece di Florence Nightingale, la madre dell’assistenza infermieristica moderna, una dottoressa. Così lo scrisse sulla targa di un viale che le era stato dedicato a Villa Pamphilj. E quella confusione aveva fatto infuriare gli infermieri, che più volte avevano chiesto all’allora amministrazione guidata da Ignazio Marino di riportare l’ordine. Per loro, avere viale Florence Nightingale, a Roma, “più che una soddisfazione e un prestigio per la professione” aveva il sapore di “una presa in giro”. L’errore è stato duplice. La donna nacque a Firenze – da cui il nome Firenze – nel 1820 e non nel 1823 come recita la targa ed era conosciuta come la “signora della lanterna”. La sua fu una storia particolarmente avvincente – e, tra l’altro, fu spesso a Roma: nel 1849 assistette i difensori della Repubblica Romana – nel 1853 partì con 38 infermiere per la Turchia per assistere i feriti nella guerra di Crimea. Il quotidiano britannico The Times raccontò di lei, da sola, che aveva passato la notte con la lanterna ad assistere i soldati feriti. E quegli anni furono fondamentali per lei per comprendere il concetto di assistenza infermieristica, con alcuni principi da seguire sempre, pulizia, acqua pura, luce, ma anche silenzio, calore e alimentazione. Un modello, in sostanza, per tutti gli infermieri di oggi.

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STORIA

La targa di Florence Nightingale Avenue è stata approvata con delibera del Consiglio Comunale. L’assessore alla Cultura, Miguel Gotor, appena ha saputo dell’errore che si trascinava da tempo – e che era stato denunciato dagli stessi infermieri, arrabbiati da anni per questo errore – ha cercato di rimettere le cose a posto. E così è stato, al punto da aver scritto all’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma dicendo: «Sono molto lieto che l’iter necessario per la correzione della targa toponomastica dedicata a Florence Nightingale all’interno di Villa Pamphilj sia finalmente giunto al termine e che la nostra amministrazione ha contribuito a fare chiarezza su questa figura così importante e rappresentativa della professione infermieristica”. «Siamo lieti che dopo tanto tempo il Comune di Roma abbia ascoltato le nostre proteste. Il prossimo 12 maggio sarà la Giornata Internazionale dell’Infermiere, ed è la data di nascita del fondatore della nostra disciplina. infermiera e madre dell’infermieristica moderna”, commenta il presidente dell’Associazione infermieri di Roma, Maurizio Zega.

IL TEMA

Sulla questione della loro professione, gli infermieri sono impegnati in una battaglia profonda, quotidiana. «Spesso veniamo confusi per altre professioni, come gli operatori socio-sanitari – precisano dall’ordinanza romana – Invece il nostro percorso è specifico (che porta anche a master, dottorati di ricerca, docenza universitaria), ecco perché ci fa male quando qualcuno commette un errore. Un po’ come quando vuoi dire che Florence Nightingale è un medico. Con tutto il rispetto per la professione medica, ma Nightingale è la “mamma” dell’infermieristica, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha voluto proclamare il 2020 Anno Internazionale dell’Infermiera e dell’Ostetrica in occasione del bicentenario della sua nascita”.

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