«SETTORE AGRICOLO, 10 ARRESTI PER UTILIZZO ILLECITO DI EXTRACOMUNITARI DEL CENTRO DI ACCOGLIENZA STRAORDINARIA – CAS PIOMBINO» – .

«SETTORE AGRICOLO, 10 ARRESTI PER UTILIZZO ILLECITO DI EXTRACOMUNITARI DEL CENTRO DI ACCOGLIENZA STRAORDINARIA – CAS PIOMBINO» – .
«SETTORE AGRICOLO, 10 ARRESTI PER UTILIZZO ILLECITO DI EXTRACOMUNITARI DEL CENTRO DI ACCOGLIENZA STRAORDINARIA – CAS PIOMBINO» – .

08.25 – Lunedì 29 aprile 2024

(Il testo che segue è interamente tratto dalla nota stampa inviata all’Agenzia di Opinione) –
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Livorno. Operazione contro il caporalato: scoperto un sistema di impiego illecito di cittadini extracomunitari ospitati presso il Centro di Accoglienza Straordinaria – CAS di Piombino, impiegati nel settore agricolo in diverse province della Toscana. 10 persone arrestate.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Livorno, nei confronti di 10 persone di nazionalità pakistana gravemente sospettate, a vario titolo ed in collaborazione tra loro, del delitto di “Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro”.

L’indagine denominata “Piedi Scalzi”, coordinata dalla locale Procura e condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Ditta di Piombino con il supporto del Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri di Livorno, ha consentito di ricostruire l’illecito impiego di manodopera effettuato da 6 titolari di imprese individuali operanti nel settore agricolo, i quali, avvalendosi anche di altri enti per il reclutamento, il trasporto quotidiano e il controllo dei lavoratori, hanno assunto, approfittando del loro stato di bisogno, 67 cittadini pakistani e bengalesi ospitati presso la Struttura Straordinaria Centro Accoglienza – CAS “Le Caravelle” di Piombino (LI) per la raccolta di ortaggi/olive nonché pulizia di vigneti su terreni nelle province di Livorno e Grosseto.

In particolare, sono stati accertati gli indici di sfruttamento dei cittadini extracomunitari occupati, rilevando l’assenza di un regolare contratto di lavoro, una reiterata violazione delle norme relative all’orario di lavoro (con punte di 10 ore giornaliere, senza le pause previste) e al trattamento economico (con compensi sempre ben inferiori ai 10,56 euro previsti dal contratto. In un caso addirittura pari a 0,97 euro l’ora), con violazione sistematica delle norme in materia di sicurezza e igiene.
Nel corso dell’operazione è stato anche eseguito un decreto di sequestro preventivo per 45.000 euro quale profitto accertato dall’Inps a seguito del mancato versamento dei contributi previdenziali e assicurativi per i lavoratori in nero.

 
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