“NEL TEMPO I SERVIZI MORONO” – .

Asl di Latina, prima azienda sanitaria in Italia certificata per la parità di genere, Villa (Altra Città): “Gli ospedali affondano e i politici sono pieni di elogi”

“Da venerdì 26 aprile è un susseguirsi di inni di giubilo per l’Azienda Sanitaria Locale (ASL) di Latina, per essere stata premiata come azienda sanitaria con più “quota rosa” d’Italia. L’Azienda Sanitaria Locale di Latina, infatti, può “vantare” quattro ospedali (Santa Maria Goretti a Latina, Alfredo Fiorini a Terracina, San Giovanni di Dio a Fondi e Dono Svizzero a Formia) e cinque distretti, in cui lavora il 66% delle donne quotidiano. Le donne, inoltre, costituiscono il 51% dei dirigenti dell’Azienda Ulss Pontina”. A commentare la notizia è stata la consigliera comunale d’opposizione di Formia, Paola Villa (Un’altra Città e Movimento Cinque Stelle).

La notizia fa il giro del web, viene ripresa dai giornali e riceve i complimenti del presidente regionale Rocca e del consigliere regionale Enrico Tiero. Mi chiedo cosa ci sia da complimentare. E lo dico da donna, come “quota rosa”.

Rocca e Tiero se hanno fatto un giro al Dono Svizzero di Formia e invece di queste sciocchezze delle “quote rosa” hanno visto i servizi, i reparti vuoti di personale, gli ambulatori chiusi e le condizioni di attesa al pronto soccorso… Ah per chi no Se sapessi che Tiero fa parte della commissione regionale sanità! Scioccante!

Sconcertante perché mi sembra un merito aver assunto donne, soprattutto in una ASL, l’aspetto dovrebbe essere quello di puntare alla professionalità e ad altri tipi di obiettivi! Scioccante perché facciamo i complimenti ad una Asl che sta lasciando morire tutta una serie di servizi indispensabili ai territori.

Non bastava la cronica carenza di medici, infermieri e tecnici sanitari, basti pensare che al Dono Svizzero di Formia, nel pronto soccorso il medico è presente solo dalle 8.00 alle 14.00, il resto della giornata, è affidato l’intero reparto al medico di turno del pronto soccorso.

Non bastava aver raggiunto il record di liste d’attesa “sterminate”, spesso per analisi riguardanti patologie oncologiche, che non possono certo aspettare.

Non sono bastate le ore record di attesa nei pronto soccorso dei tanto decantati ospedali. Al Dono Svizzero si arriva quando c’è la luce e si aspetta fino al buio, oggi, visto il lavoro, si aspetta in una zona fredda, per niente accogliente, e nemmeno con una guardia giurata, come richiesto da tempo e anche scritto con delibera del consiglio comunale del 27 marzo.

Dalla seconda metà di marzo 2024 si aggiunge anche la sospensione, o meglio la CESSAZIONE, delle riserve della Commissione Medica Locale per le patenti speciali nel distretto LT5, cioè per l’area pontina meridionale. Servizio istituito nel 2012 con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Adesso tutte le persone fragili, perché per richiedere la “patente speciale” sei una persona fragile, con “bisogni ed esigenze particolari”, spesso con difficoltà motorie o patologie croniche invalidanti, tutte queste persone saranno costrette ad andare a Latina, una cosa assurda il viaggio è difficile. Come se l’ASL finisse nell’agro pontino, come se i 9 comuni del Pontino meridionale non esistessero. Pensa cosa dovrebbe fare un abitante di Ponza o di Ventotene! Misura da terzo mondo e si vantano di aver raggiunto le “quote rosa”.

Eppure nessuno dei politici che contano ci ha messo la faccia, nessuno ha detto all’ASL “che diavolo stai facendo!” E i sindaci del quartiere LT5? Neppure un soffio.

Non preoccupatevi, qui in provincia di Latina il numero delle donne dipendenti dell’ASL è addirittura superiore a quello dei maschi, e quindi va tutto bene.

 
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