C’è anche la 19enne Sofia Gentile, originaria di Vittoria, tra i ventinove nuovi Alfieri della Repubblica premiati dal presidente Sergio Mattarella. Sofia ha ottenuto l’onore per aver saputo trasmettere l’importanza della cultura della legalità attraverso la musica grazie al suo progetto denominato “We can”.
Il progetto di Sofia
Un progetto con cui Sofia – che studia a Padova – ha cercato, attraverso la musica, di superare tutti quei comportamenti di sopraffazione che mettono in discussione la convivenza civile e le sue regole. Al centro del progetto c’è un coro formato da bambini provenienti da contesti socio-economici difficili che frequentano l’oratorio di quartiere, ai quali Sofia cerca di trasmettere l’importanza dell’armonia. Se una voce prevale sulle altre, il gruppo è stonato. La sua energia ha contagiato, in breve tempo, tanti volontari, oggi impegnati, attraverso il linguaggio universale della musica, a parlare di legalità, sentimenti e sostenibilità.
“Musica contro l’oppressione”
“Al centro c’è la musica, il canto, strumento per superare quei comportamenti di sopraffazione che mettono in discussione la convivenza civile e le sue regole – ha detto Sofia in un’intervista a La Nazione -. Abbiamo un coro di 15 persone dai 4 ai 12 anni. Giovani che vivono situazioni culturali e sociali molto diverse e difficili. In un coro non devono esserci abusi, dobbiamo creare armonia tutti insieme. Credevo che l’esperienza musicale e corale fosse il modo migliore per ribaltare la mentalità un po’ egoista che avevo riscontrato nella mia zona. È innanzitutto un progetto educativo e aperto a tutti i ragazzi del quartiere che condividono un obiettivo e si confrontano: due mondi che si parlano e si aiutano”.
“A livello personale il riscontro diretto è la consapevolezza di voler restituire alla mia terra ciò che mi ha dato in termini di opportunità. Nelle relazioni con gli altri è il progetto che abbiamo costruito. All’inizio riuscire a far salutare i bambini stringendosi la mano era un’impresa, oggi è una realtà”.
