inizia il percorso partecipativo – .

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L’obiettivo è abbattere le barriere architettoniche. Per fare ciò, il Comune di Piacenza avvia un percorso partecipativo, coinvolgendo tutti i cittadini, per redigere il Peba (Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche) e adottarlo entro la fine del 2024. I Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA), introdotti dall’articolo 32 della legge 41/86, sono strumenti volti al superamento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici e privati ​​ad uso pubblico, con relative pertinenze. Il Comune di Piacenza ha aderito al bando indetto dalla Regione Emilia Romagna nel 2023, candidando una proposta di Peba sviluppata sulla base di un approccio di rete e luoghi di interesse, dedicata alla porzione di città compresa e vicina alla città cinquecentesca muri. La proposta ha ottenuto un contributo regionale di 36mila 65,77 euro, pari al 50% dell’importo complessivo del progetto come previsto per i Comuni con oltre 50mila abitanti. La restante metà sarà a carico di Palazzo Mercanti. Il progetto è stato presentato con una conferenza stampa nella mattinata di lunedì 29 maggio presso il municipio di Piacenza alla presenza del sindaco Katia Tarasconidei consiglieri Adriana Fantini (urbanistica) e Nicoletta Corvi (welfare), da parte del Garante dei diritti delle persone con disabilità Miriam Stefanoni e poi alcune donne architetto Cinzia Araldi E Madeleine MorettiDi Leris Fantini e rappresentanti degli ordini degli architetti e degli ingegneri e del collegio provinciale dei geometri.

L’obiettivo è arrivare all’adozione del Piano – il primo per Piacenza – entro il 31 dicembre 2024. L’amministrazione comunale ha affidato il servizio al gruppo temporaneo di professionisti composto dagli architetti Cinzia Araldi e Maddalena Moretti, insieme al dottor Leris Fantini, integrandone la stesura con i contenuti del Piano Urbano di Accessibilità (Pau). Peba si propone di favorire la circolazione indipendente di tutte le persone, abbattendo le barriere legate all’età, allo stato di salute della persona e ai bisogni specifici che disabilità motorie, sensoriali, cognitive o psichiatriche possono richiedere, promuovendo soluzioni orientate alla pedonalizzazione, all’accessibilità e alla fruibilità dei centri urbani. spazi, comfort, riconoscibilità e sicurezza. Allo stesso tempo, il Piano mira anche a intercettare e ridurre gli ostacoli linguistici e culturali, il gap delle conoscenze digitali o le difficoltà impreviste che possono derivare dall’accompagnamento di bambini e persone non autosufficienti, o semplicemente dalla necessità di trasportare un pesante carico .

“Adottare un piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche – sottolinea il sindaco Katia Tarasconi e l’assessore all’Urbanistica Adriana Fantini – significa dotare la città di un metodo e di strumenti che, oggi e per il futuro, le consentano di affrontare la sfida di una pianificazione inclusiva e accessibile: la pianificazione per tutti. Lavoreremo per l’abbattimento delle barriere architettoniche a 360 gradi, non solo con riferimento alle disabilità fisiche, ma anche a quelle mentali e sensoriali: la nostra comunità avvia un processo partecipativo di progettazione per le disabilità e con i cittadini che le portano, avendo la possibilità di l’obiettivo dell’accoglienza delle fragilità e la consapevolezza che lasceremo alle prossime Amministrazioni personale adeguatamente formato e una “cassetta degli attrezzi” per proseguire un percorso lungo e impegnativo. Ringraziamo Miriam Stefanoni per il prezioso ruolo che svolge, in sinergia con l’area Welfare e Inclusione Sociale di Nicoletta Corvi, anche nel coinvolgimento delle associazioni, nonché dei tre ordini professionali tecnici, architetti, ingegneri e geometri, che condivideranno con noi prendiamoci cura della parte formativa professionale, affinché la cultura del design universale possa essere sempre più promossa anche da parte degli operatori privati”. Alla conferenza stampa Nicoletta Corvi ha sottolineato come “notiamo alcune cose, molte altre non le sappiamo. Solo ascoltando possiamo scoprire che alcune cose che per noi sono irrilevanti sono un problema per gli altri. Spesso ci limitiamo a lamentarci di ciò che non va, ma non ci proponiamo di generare un cambiamento virtuoso che si realizza attraverso la pianificazione, con un cambio di approccio”.

“Oggi è un traguardo e una partenza – ha aggiunto Adriana Fantini a margine della conferenza stampa -: abbiamo lavorato per tanti mesi per ottenere le risorse e siamo riusciti a ottenere un prestito di 36mila euro dalla Regione Emilia-Romagna, poi cofinanziato dal Comune, con il quale creiamo il toolbox e formazione per i nostri tecnici. Il Piano sarà quindi sia un metodo che uno strumento che ci aiuterà a dare a chi verrà dopo di noi l’organizzazione per lavorare per abbattere le barriere all’interno della nostra città. L’obiettivo è arrivare a una progettazione universale, con un cambio di mentalità nel modo di progettare che, se va bene per un disabile, va bene per tutti. È un piccolo seme quello che stiamo gettando, ma è un tipo di approccio che deve valere sia per i luoghi pubblici, di cui l’amministrazione ha il diritto di occuparsi, ma poi la città è fatta anche da tutti i luoghi privati ​​che frequentiamo : affinché ci sia davvero questa eliminazione occorre un lavoro collegiale”. “La Peba – aggiunge Miriam Stefanoni – è un progetto molto ambizioso e mira a rendere la vita più facile alle persone con ogni tipo di disabilità e di conseguenza a tutti i cittadini. Ci sarà una passeggiata in cui lavoreremo per capire quali sono le criticità da risolvere: verranno ascoltate persone con disabilità fisiche ma anche mentali o sensoriali. Sarà un progetto innovativo per la nostra città”.

La proposta privilegia un approccio “rete e luoghi di interesse” che mira a rendere accessibili gli edifici di proprietà comunale (con particolare attenzione agli edifici scolastici), rendendo più accoglienti e sicuri gli spazi aperti e i percorsi pedonali che collegano i poli attrattori. maggiormente frequentati da abitanti, “city users” e turisti, compresi gli spazi del mercato, le aree verdi e i due principali accessi ciclopedonali al lungofiume. In questa prima fase ci concentreremo sull’analisi dei poli attrattori urbani interni alla cinta muraria cinquecentesca, integrati con linee e punti nevralgici del trasporto pubblico locale – interni e immediatamente prossimi alle mura come le stazioni ferroviarie e degli autobus) – nonché con la rete ciclabile urbana Biciplan. Le aste e gli assi urbani, ora preliminarmente individuati, saranno oggetto di valutazione a seguito di specifiche indagini e in sede di stesura del Piano, anche grazie alla collaborazione di associazioni, cittadini ed enti pubblici del territorio. La contestuale redazione del Pug e la revisione del regolamento edilizio consentiranno di rafforzare la coerenza con gli strumenti urbanistici, ma anche la progettazione preliminare necessaria per la candidatura al bando ha già costituito una prima occasione di approfondimento e di riflessione all’interno dell’ente per il censimento/sviluppo delle iniziative, progetti e programmi in corso. Inoltre, grazie agli attuali PUMS e Biciplan, che già individuano accessibilità, sicurezza e tutela ambientale come fattori guida nella pianificazione e progettazione dello spazio pubblico, gli stessi obiettivi saranno elementi fondanti del Piano Urbano del Traffico in corso di elaborazione.

Il percorso partirà entro maggio 2024 – ha spiegato Cinzia Araldi – con un incontro di kick-off aperto a tutti i cittadini, durante il quale verrà presentato un questionario informativo. Sarà coordinato dall’amministrazione comunale, in particolare dagli assessorati al welfare e dal Garante per i diritti dei disabili. A seguire incontri dedicati ad associazioni, operatori economici e ordini professionali ed infine laboratori formativi per condividere progetti che l’amministrazione sta già sviluppando. L’ultimo passaggio sarà la presentazione del piano, a cui potranno seguire osservazioni. “L’amministrazione avvicina noi tecnici a problemi che abbiamo sempre affrontato ma in modo forzato, è sempre stato un fastidio. Credo che questa iniziativa debba essere pubblicizzata al massimo, ci sarà la massima collaborazione da parte mia”, quindi Gian Paolo Ultoripresidente del collegio provinciale dei geometri di Piacenza. Emilio Tappani (associazione degli architetti) ha sottolineato come rendere gli spazi della città vivibili e accessibili alle persone con disabilità sia un tema prioritario e il sindaco Katia Tarasconi ha aggiunto che farlo “non costa di più in termini economici, è solo una questione mentale”. Leris Fantini, esperto in materia di barriere architettoniche, ha precisato che gli interventi “non riguardano solo l’eliminazione di elementi architettonici”. “Peba – ha detto – tende a dare suggerimenti per superare le barriere creando servizi che migliorino la qualità della vita. La Regione Emilia-Romagna ha dato linee guida all’avanguardia, compiendo un passo importante: vengono dati suggerimenti su percorsi partecipativi, su come leggere un ambiente e come dal punto di vista formale e burocratico queste cose debbano essere portate avanti dal pubblica amministrazione “.

EDIFICI E SPAZI APERTI SOGGETTI A PEBA

Edifici

Scuola materna ed elementare “Taverna”.
Scuola primaria “Giordani”.
Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado “Mazzini”.
Scuola Secondaria di I grado “Nicolini”.
Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado “Alberoni”.
Politecnico di Milano “Caserma Neve” – Ingegneria
Politecnico di Milano “Ex Macello” – Architettura
Musei civici di Palazzo Farnese e uffici comunali
Galleria d’arte moderna “Ricci Oddi”.
Museo di Storia Naturale
Basilica di Santa Maria di Campagna
Teatro San Matteo
Auditorium Sant’Ilario
Sala dei Teatini
Teatro Comunale di Piacenza
Vita da gioco teatrale
Ex Chiesa del Carmine
Palazzo Gotico
Palazzetto dello sport
Palestra Lomazzo
Mercato coperto in via Alberici
Uffici pubblici via Taverna, 39 – Servizi sociali
Uffici pubblici viale Beverora – Anagrafe e uffici
Uffici pubblici via Scalabrini, 11 – Edilizia e urbanistica
via Verdi, 30 – Patrimonio
Piazza Cavalli, 2
Informasociale
Polo bibliotecario “Passerini Landi” e “Giana Anguissola”.

Spazi aperti

Marciapiedi, incroci e fermate del trasporto pubblico locale (lunghezza complessiva chilometri 29,5)
Piazza Cavalli
Piazza Duomo e Chiostro della Cattedrale
Passeggiata pubblica
Giardino “Orti di via Degani”.
Arena Daturi
Giardini Margherita
Giardini di merluzzo
Biglietteria degli autobus
Deposito biciclette presso la stazione ferroviaria

 
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