Una valanga travolge tre escursionisti. Tutti salvi, uno è ricoverato in ospedale – L’Aquila – .

L’AQUILA. Salire sulla neve a oltre duemila metri, in pantaloncini e maglietta e, soprattutto, senza Artva, lo strumento fondamentale per localizzare le persone travolte da una valanga. È questo lo scenario che si sono trovati di fronte i soccorritori, che ieri hanno messo in salvo diversi gruppi di escursionisti sulle vette del Gran Sasso a seguito dei ripetuti distacchi nevosi. La valanga più grande si è staccata dal Canale Bissolati. Tre turisti stranieri sono rimasti feriti e uno di loro, 49 anni, è stato portato in ospedale per un trauma ad una caviglia.
giornata campale
Sul versante meridionale della vetta occidentale del Corno Grande si sono verificate una decina di valanghe con altrettante persone coinvolte. Al Bissolati la separazione ha coinvolto cinque persone, che possono dire di averla fatta franca con poche conseguenze. L’allarme è scattato intorno all’ora di pranzo. Il tecnico della centrale operativa del Soccorso alpino e speleologico ha ricevuto poco dopo le 13 l’SOS per alcune persone ferite a seguito di un distaccamento che ha interessato il Canale Bissolati e la direttrice sul Gran Sasso. «Sono state immediatamente attivate le squadre giunte a Campo Imperatore e l’eliambulanza di stanza a L’Aquila», ha annunciato il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, «che, attraverso l’equipaggio presente a bordo, ha prestato assistenza ai tre feriti. Contemporaneamente, gli oltre 15 tecnici giunti sul posto hanno fornito assistenza alle numerose persone che, al momento dell’intervento, affollavano le montagne abruzzesi. Nel corso delle operazioni e dei successivi sorvoli sono stati osservati altri distaccamenti lungo i vari canali del versante sud, che hanno interessato altre persone, tutte illese. Uno dei feriti, riportato in funivia, è stato curato a Fonte Cerreto da un medico del Soccorso alpino, che lo ha seguito all’ospedale regionale San Salvatore. Anche dal versante teramano sono stati mobilitati i soccorsi.
«senza attrezzatura»
Gli stessi soccorritori segnalano «la mancanza di attrezzature (come l’apparato di ricerca travolto dalla valanga) e di abbigliamento adeguato all’ambiente da parte della maggior parte dei clienti, soprattutto in considerazione del fatto che il bollettino meteorologico MeteoMont di domenica 28 riportava un marcato grado di rischio, a causa del rialzo delle temperature che era stato ampiamente previsto per il fine settimana. A Campo Imperatore è presente anche il Sagf-Soccorso Alpino della Guardia di Finanza”.