Trapani Servizi incassa e utilizza l’ingiunzione per recuperare da Palazzo D’Alì 1 milione 77mila 878 euro. L’arretrato risale al 2022, mentre l’ingiunzione del Tribunale di Trapani risale al 19 marzo. Un contenzioso che in soli 24 mesi prevede ulteriori spese procedurali per 5.715 euro di onorari e oltre 870 di esborsi, oltre tasse e contributi previdenziali.
“Sono diversi i lavori affidati a Trapani Servizi nel 2022 – spiega Emanuele Barbara, assessore al verde pubblico e servizi tecnici di manutenzione -. Il Comune di Trapani, in mancanza di bilancio, non ha ancora pagato. Quella avviata è, quindi, una procedura del tutto normale in questi casi”. Le prestazioni erogate da Trapani Servizi in questione riguardano, quindi, interventi di cura del verde pubblico effettuati sul territorio dalle squadre dell’azienda. Si va dall’irrigazione e irrigazione di alberi, fiori, prati e arredo urbano, alla conservazione delle aiuole, fino alla pulizia dei vialetti e alla rimozione di foglie, pigne o rami. Poi potatura (rami secchi), manutenzione, diradamento o sollevamento. E ancora, diserbo e pulizia delle aree pedonali, delle strade e delle abitazioni.
Trapani, ecco perché non ha pagato
Lo stato di salute del comune di Trapani è ottimo, eppure c’è un debito verso Trapani Servizi. Come tutti quelli rimasti fuori bilancio.
Il Comune di Trapani è attualmente in gestione provvisoria , eppure gode di ottima salute e lo certifica il bilancio preliminare approvato dal consiglio presieduto dal sindaco Giacomo Tranchida. Un passaggio fondamentale per arrivare poi all’approvazione prima del Bilancio di Previsione 2024-2026 e, poi, del Consuntivo 2023, quello vero e proprio.
“Il bilancio preliminare individua come avanzo di amministrazione oltre 600mila euro – spiega il sindaco Giacomo Tranchida – e si tratta di un dato destinato a crescere, considerando che ora faremo degli accertamenti. E poi, circa 6 milioni sono stati certificati per il secondo titolo, che comprende le manutenzioni straordinarie relative a strade, cimiteri, acque e fognature.”.
Nel dettaglio, il bilancio preliminare individua seicentomila euro di eccedenza amministrativa e sei milioni da destinare a investimenti relativi a manutenzioni straordinarie, come quella effettuata da Trapani Servizi.
Richiedere un ordine di pagamento. Per il Comune è prassi
“Richiedere un provvedimento ingiuntivo in queste circostanze è un’opposizione pro forma che viene attuata in attesa dell’approvazione del bilancio – continua Barbara -. Tra poche settimane approveremo quella relativa al triennio 2024-2026”. Un debito che Palazzo D’Alì, quindi, conta di saldare molto presto. D’altronde l’approvazione da parte del Consiglio del bilancio preliminare 2023 certifica che il Comune non ha problemi economici.
L’approvazione del bilancio preliminare consente all’amministrazione comunale di accelerare l’iter per dare il via libera alla previsione di bilancio 2024-2026.
L’ok al consuntivo preliminare, infatti, certifica che il Comune non ha problemi economici e, quindi, entro la prossima settimana il Consiglio Comunale dovrebbe trattare e approvare il Bilancio di previsione”,e poi inviarlo al consiglio comunale – conferma il sindaco Tranchida -, mentre, per quanto riguarda il consuntivo 2023, l’approvazione da parte del Consiglio avverrà entro il mese di maggio”. E questo velocizza i tempi di incasso dell’azienda.
Servizi Trapani: tra mancati incassi e cassa integrazione
“Recentemente è stato firmato un contratto – conclude Barbara – che ha regolarizzato i rapporti tra Trapani Servizi e il Comune per il prossimo triennio”. Accordi che riguarderebbero l’affidamento di lavori del servizio verde pubblico e la gestione delle discariche comunali.
L’azienda, però, continua a soffrire. Si va infatti verso il prolungamento degli ammortizzatori sociali per altri due mesi per i 40 lavoratori in cassa integrazione da quando la Trapani Servizi è entrata in “fermo impianti”. Nel mese di febbraio, infatti, i tecnici dell’Arpa hanno effettuato un sopralluogo presso la discarica di Gela dove sono stati conferiti i rifiuti trattati da Trapani Servizi, ritenuti irregolari. Entro il 5 maggio ci sarà un incontro tra azienda e sindacati.
