fatture fino a 10mila euro, è il caos – .

fatture fino a 10mila euro, è il caos – .
fatture fino a 10mila euro, è il caos – .

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Aree pedonali nel centro storico e ‘segnaletica pazzesca’. Un caso emerso 4 anni fa, ma esploso nei giorni scorsi, con notifiche ai presunti trasgressori. E in alcuni casi si tratta di sanzioni da capogiro. Tutto parte da una delibera del maggio 2020, approvata dall’allora giunta de Magistris. Siamo nel pieno dell’emergenza Covid-19, e delle ZTL”Mezzocannone”, “Centro Antico”, “Piazza del Gesù” vengono temporaneamente trasformate in aree pedonali, con l’adozione di un’ordinanza di gestione. Un modo per “promuovere la rinascita economica” delle attività commerciali, spiega il Comune. Ma anche il distanziamento, installando tavoli all’aperto. A seguito del provvedimento, però, molti cittadini, autorizzati al transito nell’area pedonale, non presentano richiesta di inserimento dei dati al servizio comunale competente. Risultato: tra giugno e luglio 2020 sono state loro comminate oltre 187mila sanzioni amministrative. Uno scherzo, perché rientrerebbero nelle categorie da autorizzare.

Esplodono le proteste e il il comune di Napoli prova a correre ai ripari. “L’allora sindaco – spiega oggi Nino Simeonepresidente della Commissione Mobilità del Consiglio Comunale – è intervenuto sulla questione, riconoscendo legittime le numerose proteste dei cittadini, che in assoluta buona fede erano incorsi nelle sanzioni”. Nel settembre dello stesso anno il consiglio approvò un’altra delibera. Contiene un atto di indirizzo politico-amministrativo agli uffici competenti. L’obiettivo, ricorda Simeone, sì “effettuare ogni azione volta ad annullare le sanzioni”. L’atto “ma non è stato più seguito”. C’è chi riesce comunque a ottenere l’annullamento della sanzione, ricorrendo al giudice di pace. Ma molti restano ancora fermi. E 4 anni dopo, a centinaia di famiglie napoletane vengono scontate migliaia di cartelle esattoriali. “Per importi anche di 4-5mila – dice Simeone -, in alcuni casi anche 10mila euro, a causa degli incrementi dovuti agli interessi di mora nel frattempo maturati”. Caos, insomma.

È evidente che – sottolinea il presidente della Commissione Mobilità – la maggior parte di questi cittadini non sono nelle condizioni economiche per poter affrontare tali spese”. E c’è un altro aspetto da considerare. “Le aree pedonali temporanee – ricorda Simeone – sono state istituite in una fase di piena emergenza pandemica, durante il lockdown e la chiusura della maggior parte delle attività economiche, quando era anche estremamente difficile per i cittadini pagare quelle sanzioni”. Da qui è partito l’appello del consigliere comunale. “Credo che sia necessario, per una giustizia sostanziale – sostiene Simeone -, che l’Amministrazione adotti ogni azione utile per soddisfare le richieste dei cittadini“. Si tratterebbe cioè di valutare “almeno, la possibilità di chiedere ai cittadini di pagare solo l’importo originario delle sanzioni, annullando gli ulteriori aumenti, o comunque prevedendo la possibilità di dilazionare il pagamento in più rate”. Una brutta cosa, comunque la si guardi.

 
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