Pane e D’Aponte a stretto contatto – .

Pane e D’Aponte a stretto contatto – .
Pane e D’Aponte a stretto contatto – .

È tempo di addii e di nuovi progetti Civitavecchia. Una volta praticamente finita una stagione, il nostro sguardo si rivolge in modo costruttivo a quella successiva. Il responsabile del settore giovanile neroazzurro Ernesto Borrelli, fa un breve riassunto di quanto accaduto, prima di salutare calorosamente tutti; il suo tempo, alla Vecchia, è finito. “Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi prefissati. Probabilmente, attraverso il ripescaggio, anche i giocatori del 2009 arriveranno nell’Elite. Mi sono divertito moltissimo a Civitavecchia. In Patrizio Presumibilmente Ho trovato una persona straordinaria, anche la mia esperienza con lui è stata ottima Alfredo Zaccheo. Un applauso al segretario factotum ragazza Gambelli. Nel calcio le storie finiscono ma, in questo caso, il ricordo resterà bellissimo. Vivo questo meraviglioso sport con passione e cuore; a Civitavecchia ho potuto esprimermi al massimo. È stato bello. Grazie al club neroblu, ai miei collaboratori, ai ragazzi e ai loro genitori”. Civitavecchia 2024/2025 è già forzatamente lanciata in orbita; è lo stesso patron Patrizio Presutti a gettare la maschera, rivelando le tracce dei nuovi percorsi intrapresi per il bene e la sostenibilità del club”.Massimo Mecozzi ha abbracciato la causa nerazzurra; Civitavecchia è rilanciata grazie a lui. Massimiliano Pane si occuperà del settore giovanile, al suo fianco Daniele D’Aponte; è un binomio che può portare grandi benefici al club in termini di competenza e professionalità. Daranno i giusti impulsi al settore giovanile. L’equilibrio sportivo del nostro settore giovanile è soddisfacente ma possiamo e dobbiamo alzare l’asticella; Mecozzi la pensa come me, da questo punto di vista”. Civitavecchia quindi necessita parzialmente di essere ristrutturata, in quel famoso”cantera” amato visceralmente dal giovane proprietario. “Chi lavora a Civitavecchia ha un’opportunità importante. Abbiamo solo categorie Elite e probabilmente i migliori calciatori della città. Possiamo fare di più in termini di immagine, lavorare in modo prolifico, per mettere l’atleta nelle migliori condizioni possibili. Qui i protagonisti sono i bambini; sono i protagonisti di un film che alla fine deve risultare godibile per l’intera comunità; insomma deve essere degno della secolare tradizione calcistica del club”. Chiusura, doverosa, con la Prima squadra “È inutile illudere i tifosi. L’auspicato ciclo sontuoso è alla fine dei titoli di coda. Non abbiamo uno stadio e senza stadio raramente si vincono campionati a certi livelli. Siamo però orgogliosi di avere la nostra sede. A Vittorio Tamagnini, ovviamente, non ci sarà alcun ridimensionamento; allestiremo una squadra tenace, combattiva e affamata. Un gruppo dallo spirito umile e semplice; peculiarità che contraddistinguono me, Massimo Mecozzi e tutti gli interpreti che avranno un futuro. ruolo dirigenziale all’interno del club”.

 
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