“Ecco la sperimentazione del Progetto Vita” – .

“Ecco la sperimentazione del Progetto Vita” – .
“Ecco la sperimentazione del Progetto Vita” – .

Alessandra Locatelli a Foligno. Martedì 30 aprile, presso l’auditorium “San Domenico”, alla presenza delle associazioni umbre, si è svolto l’incontro con il Ministro per le Disabilità della Repubblica Italiana. Un momento di confronto e dibattito, in occasione del quale sono intervenuti non solo rappresentanti delle associazioni, ma anche genitori e familiari di persone con disabilità. Incontro nel corso del quale sono stati affrontati diversi temi, come quello del decreto attuativo sul Progetto Vita che renderà esecutivi i diritti già stabiliti dalla convenzione ONU e il tema relativo al primo G7 su inclusione e disabilità che si svolgerà in Umbria.
Prima di entrare nell’auditorium per l’incontro ufficiale, Locatelli ha dedicato qualche minuto a rispondere alle domande della stampa, dichiarando anzitutto che “c’è molta attesa e curiosità anche per l’entrata in vigore del Progetto Life, uno strumento innovativo che richiederà un percorso formativo diffuso e capillare per cercare di formare tutti coloro che operano sul territorio al servizio delle persone con disabilità”.

Ma quali sono i tempi per l’attuazione del piano?

“La sperimentazione partirà in nove province italiane dal 1° gennaio 2025 – ha spiegato Locatelli -. Novità importante è la decisione di proporre Perugia come una delle province in cui effettuare la sperimentazione. Una proposta, già condivisa con il ministro Orazio Schillacci, l’Inps e il Ministero del Lavoro, che auspichiamo possa essere accolta positivamente una volta presentata alla Conferenza delle Regioni”.

In queste ore il presidente Mattarella ha ricordato, sottolineando che ci sono ancora molte difficoltà per le persone disabili nel mondo del lavoro…

“Sì, ci sono ancora difficoltà – ha risposto il ministro – per dare dignità alla vita delle persone è necessario attivare percorsi di formazione e inclusione lavorativa, tenendo conto anche della dimensione abitativa, del benessere e della salute. È necessario fare un lavoro che passi dal welfare all’idea che in ogni persona c’è valore e talento su cui possiamo investire come istituzioni, mondo privato e singoli cittadini”.

Ministro, una petizione online di un insegnante chiede di ritirare la candidatura europea di Vannacci, già raccolte 8mila firme…

“Ognuno ha il diritto di esprimersi come vuole – dichiara il rappresentante del Ministero -. Il generale Vannacci ebbe modo di chiarire la sua posizione che non era stata compresa. Ho già espresso qual è la posizione dell’Italia e della Lega sul tema dell’inclusione scolastica. L’Italia è uno dei pochi Paesi che ha una legge sull’inclusione scolastica, altri Paesi molto importanti, a differenza nostra, hanno ancora le classi separate”

All’incontro “San Domenico” erano presenti, tra gli altri, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, la presidente dell’Osservatorio regionale disabilità Paola Fioroni, l’assessore alla Sanità e alle Politiche Sociali dell’Umbria Luca Coletto, il sindaco di Foligno Stefano Zuccarini.
“In Umbria stiamo portando avanti politiche mirate – ha sottolineato Donatella Tesei – ed è una Regione che fa sempre dell’inclusione un tratto distintivo. Grazie al nostro Ministro stiamo programmando questo evento estremamente importante per la nostra regione, il primo G7 in generale in Umbria ma il primo ad affrontare tematiche di questo tipo”.
È intervenuto anche Stefano Zuccarini: “Il G7 sarà un evento molto importante, in occasione del quale l’Italia porterà all’attenzione del mondo intero il tema della disabilità. Su questo ‘gioco facile’ – ha proseguito il sindaco di Foligno – da persona disabile posso dire che l’attenzione deve essere alta e la disabilità trattata come normale, il che significa dedicare un’attenzione particolare a chi non ha le stesse possibilità”.
Il Ministro Locatelli ha poi spiegato più nel dettaglio i progetti previsti: “Con il G7 che si svolgerà in Umbria si parlerà di inclusione e disabilità per mettere al centro la vita delle persone, tanto che il sottotitolo dell’evento è ‘Il diritto di tutti alla piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica dei nostri Paesi”. All’incontro, che si svolgerà ad Assisi il prossimo 14 aprile, parteciperanno ministri di tutto il mondo che si riuniranno in piazza e non in un palazzo – ha sottolineato Locatelli – per discutere di un tema che riguarda tutti e appartiene a tutti. Un punto fondamentale da tenere presente sono le capacità e le competenze delle persone che operano nel mondo del terzo settore e delle associazioni al servizio degli altri. Occorre – ha proseguito – fare un grande salto di qualità e di civiltà, per passare dal welfare, che è stato fondamentale per la creazione dei nostri servizi, a un modello di valorizzazione dei talenti e delle competenze di ogni persona, che ci permetta di non discriminare, ma piuttosto rafforzare le nostre comunità. C’è un’importante opportunità di cambiamento che si manifesta attraverso il decreto attuativo della legge delega sul Progetto Vita, attraverso il quale andiamo a mettere in crisi anche la presa in carico delle persone con disabilità, frammentata tra il mondo sanitario, sociale e sanitario e quello quello sociale. Voglio ricordare che la persona è una sola, attorno alla quale devono ruotare tutti gli spettri della vita quotidiana. Ognuno di noi – ha poi concluso – ha bisogno di vita sociale e ricreativa, ha bisogno di affetti, di amicizie, ha bisogno di divertirsi, di fare sport e questi devono essere diritti garantiti a tutti”.
Sono seguiti gli interventi di associazioni e famiglie di persone con disabilità che hanno denunciato le difficoltà che vivono ogni giorno, riguardo all’assistenza, al rapporto con le istituzioni e all’inclusione sociale. Tra queste c’è la testimonianza di Gabriella Formenti: “Sono nonna di un bambino di 12 anni affetto da autismo grave, faccio parte di un gruppo di famiglie riabilitative, conosciamo molto bene le dinamiche, le sofferenze e le mancanze , soprattutto quelle legate a servizi che non ci sono, e alle spese che, come famiglie, non riusciamo a sostenere, indebitandoci. Inoltre ogni giorno incontriamo problemi legati all’assistenza, dato che non riusciamo a trovare personale formato, e se lo troviamo spesso rimane per poco tempo, aspetto deleterio per le persone con autismo. Sono molti i problemi che ci preoccupano legati all’inclusione. Non ultima – ha concluso – è stata la vicenda che ci ha visti coinvolti per consentire a mio nipote, rifiutato dalla scuola, di partecipare ad una gita scolastica, in occasione della quale ho dovuto contattare direttamente le istituzioni”.

 
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