Daniela Perissutti, moglie di Salmè, nel consiglio di amministrazione di Arriva Udine: bufera in Municipio

Daniela Perissutti, moglie di Salmè, nel consiglio di amministrazione di Arriva Udine: bufera in Municipio
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UDINE – Nel nuovo Consiglio di Amministrazione di Arriva Udine, l’amministrazione guidata da Alberto Felice De Toni ha indicato la vicepresidenza (ruolo precedentemente ricoperto da Massimiliano Marzin, in quota Lega) Daniela Perissutti, ex consigliere alle Circoscrizioni nel consiglio Fontanini fino alla revoca decisa dall’allora sindaco, nonché moglie di Stefano Salmè, capogruppo ed ex candidato sindaco di Io amo Udine-Elettori Liberi. Una scelta che ha provocato un terremoto politico, con una raffica di reazioni da parte delle minoranze, ma anche all’interno della stessa maggioranza. De Toni spiega che «fin dal primo giorno abbiamo basato il nostro lavoro sul dialogo e sulla collaborazione con le minoranze. Per questo riteniamo che sia giusto dare voce a tutte le anime della città e del Comune, garantendo pluralità e confronto anche negli uffici delle società partecipate, per le quali il Comune ha il compito di nominare alcuni consiglieri. Lo stesso metodo è stato e sarà applicato per tutte le aziende comunali in occasione del rinnovo della giunta, garantendo così una completa rappresentanza della città e delle forze politiche presenti in Comune”. Il Consiglio di Amministrazione di Arriva ha confermato Angelo Costa presidente per il prossimo triennio. Il Gruppo Arriva ha nominato Diego Regazzo nuovo amministratore delegato. Nel direttivo ci sono anche Roberta Terpin e Aniello Semplice.

LE REAZIONI
Consigliera dal 28 maggio 2018 al 27 novembre 2019, Perissutti, come ricorderete, si è vista revocare il mandato da Fontanini: un addio costellato di molte polemiche, soprattutto perché l’ex consigliere ha detto di averlo saputo dai media. Adesso, la sua nomina alla vicepresidenza di Arriva Udine fa sobbalzare dalla poltrona Anna Paola Peratoner (Pd): «Ricordo bene che (Perissutti ndr) disse che i migranti di Cavarzerani dovevano essere trasferiti all’Isola di Sant’Andrea in Comune di Marano: chi fa tali dichiarazioni non può essere inserito in un consiglio di amministrazione a mio nome. Siamo freschi di un rapporto vergognoso sulla condizione dei migranti a Cavarzerani e cosa sta facendo la Giunta? Premia una persona che ha fatto dichiarazioni folli. Non a mio nome.” Andrea Di Lenardo (Avs) si trincera dietro un “no comment”: “In generale mi appassiona più il dibattito sui temi che sui luoghi”. «No comment» anche da Claudio Vicentini (Ev). Dalle panchine del centrodestra le critiche arrivano come uno tsunami. «È un po’ anomalo che De Toni nomini vicepresidente di Arriva Udine la moglie dell’assessore Salmè, che siede sui banchi dell’opposizione», rileva l’ex sindaco Pietro Fontanini. E aggiunge: «A questo punto il sindaco deve chiarire perché, dopo aver fatto eleggere Salmè presidente della commissione Statuto con i soli voti della maggioranza, ora riconosce alla famiglia Salmè un ulteriore beneficio di 26mila euro. Sembrerebbe che tutto derivi da un patto segreto stipulato in campagna elettorale», ipotizza Fontanini. L’affondo di Francesca Laudicina (Lega) mette in atto un infantile “tormentone”: «Il sindaco, a differenza del canto dello Zecchino d’Oro, ha messo uno dei due unicorni sulla sua Arca di Noè, indicando la moglie del candidato sindaco della lista Liberi Elettori-Io amo Udine nel Consiglio di Amministrazione di Arriva Spa. De Toni ha così “domato” definitivamente Salmè, considerando che avrà anche tempo per procedere alla riconferma della signora per altri tre anni. Dopo questa designazione, ad un rappresentante dell’estrema destra, non accetterò mai più alcuna lezione morale da questa maggioranza”. Per Luca Onorio Vidoni (FdI) la nomina di Perissutti «dimostra che siamo l’unica opposizione».

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Il Gazzettino

 
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