Pet Therapy e disabilità, presentato il progetto “Ti do una zampa” – .

Pet Therapy e disabilità, presentato il progetto “Ti do una zampa” – .
Pet Therapy e disabilità, presentato il progetto “Ti do una zampa” – .

CIVITAVECCHIA – Presentato al Parco Spigarelli l’innovativo progetto “Te la do io una zampa” che vede l’utilizzo della Pet Therapy per stimolare la socialità e l’emotività nei bambini dell’Istituto Calamatta affetti da gravi disabilità e disturbi dello spettro autistico. Come ha spiegato la direttrice sanitaria dell’Asl Roma 4 Simona Ursino: «Una bella giornata per un bellissimo progetto, voluto dal direttore dell’unità complessa per le disabilità degli adulti, che coinvolge bambini con disturbi dello spettro autistico e che speriamo possa permettere loro di migliorare l’aspetto relazionale. Gli interventi assistiti con animali sono realizzati da un gruppo di lavoro estremamente qualificato appartenente al Dipartimento di Prevenzione. Si tratta di un progetto sperimentale che crediamo possa dare risultati importanti”. Pierluigi Ugolini, direttore del Dipartimento di Prevenzione, ha commentato: «Ci dà grande soddisfazione poter inserire le Iaa (Interventi assistiti con animali) nel percorso di recupero e miglioramento relazionale dei bambini. Ci auguriamo che questo progetto pilota dia i risultati sperati affinché il tutto possa essere strutturato. Per noi è fondamentale l’idea di mettere persone con disabilità significative a lavorare con gli animali e cercare di capire quanto questo lavoro possa aiutarli nel loro percorso”. Marianna Rossi, responsabile Uoc disabilità, aggiunge: «L’aspetto più interessante è vedere come il rapporto con l’animale sia in grado di modificare sia i sentimenti delle persone con disabilità sia la possibilità di esprimere questi sentimenti in modo condiviso e partecipato da parte di persone con disabilità. Tutto.” Gianna Regoli, psicologa Asl del Dipartimento di Prevenzione, ha sottolineato: «Si tratta di un progetto ideato e realizzato dal gruppo GAIA del Dipartimento di Prevenzione di cui faccio parte insieme ad Alessia Liverini, Chiara Servilli e Barbara Scriboni. Un progetto abbastanza complesso e con notevoli aspetti innovativi”. Sono stati scelti dei cani, ovviamente autorizzati a questo tipo di interventi, e un luogo della natura che ha fornito stimoli importanti.

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