Il blackout ferma il Concertone. Poi “Alleluia” di Meta e si riparte: pochi sotto il palco

Il blackout ferma il Concertone. Poi “Alleluia” di Meta e si riparte: pochi sotto il palco
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Le riprese del Circo Massimo, all’alba Concerto del Primo Maggio, sono angoscianti. Nonostante alcuni irriducibili abbiano addirittura dormito nell’arena romana per accaparrarsi i posti più ambiti per la maratona musicale no-stop di 10 ore, l’affluenza è ai minimi storici. La forte pioggia che da stasera cade su Roma ha sicuramente avuto un impatto e ha fatto desistere molte persone dal prendere parte all’evento, magari aspettando un miglioramento nel corso del pomeriggio. Ma alle 13.15, quando Grande mamma ha aperto ufficialmente il concerto sindacale, c’erano pochissime persone a tifare per lei, qualche centinaio, per la prima parte dedicata alle debuttanti. Alle 15.15 il concerto entrerà nel vivo con la direzione di Noemi ed Ermal Meta.

Oltre alla scarsa presenza di pubblico, l’inizio del Concertone è stato disturbato da gravi problemi tecnici che hanno impedito l’inizio dello spettacolo: apparecchiature messe fuori uso per i cantanti e grandi difficoltà per Ermal Meta nella gestione. Inutili tutti i tentativi di accensione: il palco allagato impediva ogni tentativo di collegare le apparecchiature. Tra la fuga generale e i musicisti che cercavano di riparare i loro strumenti sotto la pioggia, Meta prese in mano la chitarra e improvvisò una versione di “Hallelujah“.

Poco dopo, la pioggia ha smesso di cadere e il concerto ha potuto iniziare con Bloom, condotto da Giusy Ferreri.

Articolo in aggiornamento

 
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