Un debole raggio di sole, sotto la pioggia di Primo maggio che hanno accompagnato le manifestazioni sindacali per il sindacato in tutto il Piemonte Giorno lavorativo. Se, infatti, la sicurezza sui luoghi di lavoro rientra tra le richieste che le manifestazioni di piazza hanno ribadito a gran voce, i dati Inail relativi al primo trimestre dell’anno sembrano indicare la direzione auspicata.
Sette casi in meno tra gennaio e marzo
A marzo – anche se si tratta di statistiche ancora provvisorie – si sono registrati sette casi mortali in meno in tutta la regione. Un numero che fa del Piemonte la seconda regione in Italia per miglioramento in questo senso: la prima è il Veneto, con 13 casi in meno. Tra le regioni con i maggiori incrementi di incidenti mortali ci sono Lombardia e Puglia (+7 ciascuna), la provincia autonoma di Bolzano (+5) e la Calabria (+4). Dietro alla nostra regione ci sono Lazio, Marche e Umbria (-5 ciascuna).
In Italia diminuiscono gli infortuni sul lavoro, ma aumentano i decessi
Più in generale, a livello nazionale il numero delle denunce di infortuni sul lavoro è sceso del -0,6% nelle gestioni dell’Industria e dei servizi (da 107.833 casi nel 2023 a 107.158 nel 2024), del -1,8% in Agricoltura (da 6.006 a 5.900) e un +4,3% nel Conto dello Stato (da 30.747 a 32.072). In particolare, incrementi delle denunce di infortuni sul lavoro si sono osservati nei settori produttivi tradizionalmente più rischiosi: Edilizia (+11,3%), Sanità e assistenza sociale (+11,1%).
I casi mortali, invece, mostrano un aumento per il primo trimestre del 2024: da 148 a 151, mentre diminuiscono quelli “in itinere”, da 48 a 40 (quelli che si verificano durante il tragitto da o verso il posto di lavoro).
In aumento, infine, le denunce di malattie professionali: sono state 22.620, 4.456 in più rispetto allo stesso periodo del 2023 (+24,5%). L’incremento è del 55,8% rispetto al 2022, del 66,5% rispetto al 2021, del 60,4% rispetto al 2020 e del 42,3% rispetto al 2019.
