Coldiretti Siena spegne 80 candeline e lo fa guardando al futuro. L’anniversario della nascita dell’associazione è stato un momento di confronto per guardare al futuro e per mettere in discussione le priorità degli agricoltori. Su tutti, l’annoso problema della fauna selvatica e l’importanza di tutelare il Made in Italy.
“Il tema principale a livello regionale è sicuramente quello di richiedere un piano straordinario di contenimento della fauna selvatica ormai fuori controllo – spiega Letizia Cesani, presidente Coldiretti Toscana -. A livello nazionale ma soprattutto europeo lavoreremo per chiedere la modifica del codice doganale perché quello che abbiamo trovato al Brennero è una frontiera vaglio dove arrivano alimenti senza origine e questo per noi che siamo testimoni di un’agricoltura distintiva e di qualità che protegge la biodiversità, è assolutamente inaccettabile”.
E la tutela dei produttori, ma anche dei consumatori, passa innanzitutto dalla chiarezza sull’etichetta. Da qui la raccolta firme per arrivare a un’etichetta europea che sia garanzia di tracciabilità.
“Il nostro futuro è legato al Made in Italy e a cosa mangeranno i nostri figli – sottolinea Luigi Sardone, presidente Coldiretti Siena -. La Coldiretti non si ferma e all’origine con il padre fondatore Paolo Bonomi, il futuro oggi è un’etichetta europea perché non è più tollerabile che arrivi cibo straniero che poi diventa cibo italiano per la lavorazione finale”.