“Futuro sul mare con isole artificiali verdi nella zona economica esclusiva italiana” – .

Il futuro sul mare di Calabria con le isole artificiali verdi nella zona economica esclusiva italiana. Lo afferma Emilio Errigo, commissario straordinario del Sito di Interesse Nazionale (SIN) Crotone-Cassano e Cerchiara di Calabria. “Le energie alternative agli idrocarburi e alle altre risorse ambientali, chiamate energie rinnovabili verdi, bianche e blu – sottolinea – attirano un numero sempre crescente di ricercatori e gruppi di investitori nazionali e fondi di investimento esteri, verso la valorizzazione di quanto considerato inesauribile, fonti energetiche rinnovabili o, per dirla in una sintesi più comprensibile, risorse gratuite presenti nella superficie delle acque del Mar Mediterraneo e negli spazi ancora disponibili della sottostante ‘Piattaforma Continentale Internazionale’ sottoposta alla sovranità nazionale italiana”.

“Acqua, aria e sole – spiega – sono state e rimarranno sempre le prime e più potenti energie di cui gli esseri viventi possono liberamente godere, fermo restando l’obbligo giuridico della rigorosa osservanza dei trattati internazionali e del diritto convenzionale. Fino a quando Dio vorrà, quindi, potremo beneficiare delle risorse idriche marine e del suolo sottostante il sottofondo marittimo nazionale per finalità di esclusivo interesse economico nazionale, in una vasta area marittima, convenzionalmente denominata ‘Zona Economica Esclusiva’, già costituita e in attesa dell’atteso proclamazione in Italia, in attuazione della legge 14 giugno 2021, n.91, (GU n.148 del 23 giugno 2021), intitolata: ‘Istituzione di una zona economica esclusiva (ZEE) oltre il limite esterno del il mare territoriale’”.

“L’acqua – osserva Emilio Errigo – che per la sua composizione molto naturale potrebbe essere chiamata anche ‘carbonio bianco’, ha costituito e rappresentato per tutti la prima risorsa energetica per la produzione di energia, poi è arrivato il sole, che opportunamente valorizzato tecnologicamente, ci ha donato l’energia termica solare in grandi quantità, infine l’aria, non rimanevano fermate solo dalle pale delle vele dei mulini a vento, tanto che oggi non è raro vedere su ogni colle o altura montuosa, in un brutto spettacolo ambientale, milioni di le cosiddette turbine eoliche, che girano e girano senza alcuna tregua pacifica per produrre la tanto utile, desiderata, costosa e necessaria energia elettrica. I vasti spazi della superficie marina della Calabria, ancora liberi (non si sa fino a quando). le piattaforme marittime per l’esplorazione, ricerca ed estrazione di idrocarburi e di altre ingenti risorse minerarie, presenti nella sottostante piattaforma continentale calabrese, saranno interessate in un futuro non troppo lontano dalla presenza di numerosi investitori e gruppi di origine bancaria, sia nazionali che esteri” .

“L’interesse per le aree marine – commenta – caratterizzate da bassi fondali tipici dei numerosi banchi sottomarini ubicati nella piattaforma continentale italiana, con batimetrie omogenee livellate e le coste marine della nostra amata Calabria, trova fondamento negli istituti giuridici di diritto marittimo internazionale , della Zona Economica Esclusiva e della piattaforma continentale, disciplinata dall’Unclos. La Convenzione di Montego Bay, firmata in Giamaica, dai rappresentanti plenipotenziari degli Stati partecipanti aderenti alla convenzione, il 10 dicembre 1982, successivamente ratificata anche dall’Italia, con legge 2 dicembre 1994, numero 689, intitolata: “ratifica ed esecuzione della della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, con allegati e atto finale, fatta a Montego Bay il 10 dicembre 1982, nonché dell’accordo sull’applicazione di parte degli allegati, fatto a New York il 29 luglio 1994”.

“In futuro – avverte – vedremo sorgere qua e là, in ordine sparso in mezzo al mare, non lontano dalla fascia costiera marittima della Calabria, verdi isole artificiali, infrastrutture abitabili dotate di tutte le risorse energetiche e di servizi necessari per vivere in totale benessere psicofisico, lontani dal caos e dall’inquinamento da monossido di carbonio delle città. Le agenzie immobiliari internazionali hanno già teso l’orecchio prima di arrivare all’appuntamento con ritardi ingiustificati rispetto ai prevedibili crescenti interessi dei fondi di investimento nazionali ed esteri”.

“La Calabria marittima e costiera quindi – sottolinea Emilio Arrigo – sempre più attraente per il suo indiscutibile fascino ambientale unico al mondo, con la prevista possibilità offerta dal diritto internazionale convenzionale di autorizzare la costruzione di isole artificiali, posizionate in mezzo al mare nei punti più congeniale, si renderà attrattivo per i mercati internazionali e per i commercianti stranieri”.

 
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