L’AQUILA – Le tracce del passato, i segni del presente e gli scorci che aprono al futuro. Passeggiando tra vicoli, archi e piccole piazze Fontecchio, in provincia dell’Aquila. E dove la storia, le curiosità e le peculiarità non verranno raccontate e illustrate dalla classica guida, ma da vecchi e nuovi abitanti, con i loro ricordi, le loro impressioni e i loro desideri. Ancor di più, e con maggiore energia, nel cuore di un paese dalle lontane origini medievali, dove la ricostruzione è ancora in corso dopo il terremoto del 2009, e che lotta contro lo spopolamento che colpisce tutto l’Appennino.
Questa la formula originale della passeggiata patrimoniale che si svolgerà Domenica 5 maggio dalle ore 17, con partenza e ritorno da Piazza del Popolo a Fontecchioe con partecipazione aperta e gratuita.
Un nuovo appuntamento di Progetto MISCHIO (Memoria interculturale sociale patrimonio collettivo intergenerazionale opportunità), iniziato a marzo e si concluderà a giugno 2025, organizzato dalle associazioni Arpa e Sari Sari, realizzato nell’ambito del progetto The Care (Attori civili per i diritti e l’empowerment), cofinanziato dall’Unione Europea, promosso dalla fondazione Realize change e ActionAid international Italia ets.
La passeggiata patrimoniale, che sarà guidata da Valeria Pica, presidente di Harp, segue il frequentato laboratorio di cartografia sociale, organizzato dalla cartografa ed economista colombiana Diego Silva Ardilae da Sebastiano Álvarezartista e ricercatore che vive e lavora da tre anni nel piccolo paese lungo la media valle dell’Aterno, e avrà come prossimo passo “Cosa puoi dirci?”, un laboratorio intergenerazionale condotto e ideato dall’artista tedesco Martina Riescher e dall’artista Debora Frascaanche residenti a Fontecchio, per scoprire il territorio attraverso lo sguardo e l’anima degli stessi abitanti, per poi raccontarlo attraverso mezzi artistici, per tramandare tradizioni ed esperienze.
Altri eventi che segneranno i prossimi mesi saranno una Consulta comunale dei giovani per formare le nuove generazioni alla cittadinanza attiva, ulteriori laboratori che vedranno protagonisti residenti e non, e i tanti nuovi abitanti in arrivo da varie parti del mondo, come quelli in particolare sulla cucina internazionale.
Il progetto Care mira a promuovere, tutelare e far rispettare i Diritti e i Valori dell’Unione Europea con un approccio basato sulla partecipazione dei portatori di diritti e sul loro empowerment nel rivendicare i propri diritti. Il progetto coinvolge 70 realtà attive su tutto il territorio italiano, creando così una rete di cambiamento capace di ascoltare e rispondere ai bisogni specifici e concreti di ogni territorio e comunità.
