“Pronti al ripescaggio, pagherò io gli stipendi”. Si è dimesso il direttore generale – .

“Pronti al ripescaggio, pagherò io gli stipendi”. Si è dimesso il direttore generale – .
“Pronti al ripescaggio, pagherò io gli stipendi”. Si è dimesso il direttore generale – .

E’ pronto a mostrare le sue carte se ci sarà l’occasione per un ripescaggio. Pagherà gli stipendi arretrati dei giocatori prima della scadenza. Ma intanto azzererà le accuse e preparerà il terreno per una nuova stagione che non sia negativa. Il presidente dell’Alma Juventus Fano, Salvatore Guida, arrivato in lizza a febbraio e preso le redini del club dalle mani di un Mario Russo piuttosto desideroso di uscire di scena al più presto, è tutt’altro che disposto a lasciare andare. Poi subito le polemiche, le illusioni dopo le prime vittorie, gli stipendi non pagati fino al silenzio stampa che non lo ha certo aiutato in termini di fiducia.

Guida ha dovuto fare i conti anche con epiteti molto poco ortodossi. “Mi hanno chiamato traghettatore, ma anche mafioso”, ha detto. Ma non farà causa a nessuno, perché vuole unirsi. La spaccatura con una certa parte della tifoseria resta evidente, ma il patron chiede rispetto a quella che ha definito una minoranza. Nel frattempo fa del suo meglio, promettendo di rimediare alla situazione e gettare le basi per una stagione competitiva e quindi ancora più divertente.

I Granata scenderanno in campo domenica, in casa, contro il Monterotondo. Sarà una passeggiata sul prato di Mancini, nel senso di una partita che avrà ben poco da dire ai fini della classifica. Perché la retrocessione in Eccellenza è ormai cosa certa, dopo la sconfitta contro l’Avezzano di domenica scorsa. Per questo Guida parla già di ricostruzione. Dopo l’ultima partita, infatti, azzererà le sue posizioni, e nel giro di pochi giorni assumerà un nuovo direttore sportivo. Intanto si è dimesso il direttore generale Pierluigi Petritola.

Basterà tutto questo a calmare il malcontento dei tifosi? Probabilmente no. “Speravamo di non arrivare a questo punto – ha detto il presidente – ma non ci sarà nessun passo indietro per questa azienda. Questa è un’azienda e gli stipendi devono essere pagati. Secondo la federazione bisogna farlo entro il 30 giugno, ma io lo farò prima”. Una mancanza, quella del vacante, che secondo il titolare non avrebbe influito sui risultati, a differenza delle pressioni ambientali. “I giocatori sono stati criticati e definiti indegni – ha evidenziato Guida -, ma va anche detto che il girone F della Serie D è il più competitivo”.

Ancora più significativo è probabilmente il desiderio del presidente di non cedere al baratro. “Se ci saranno spiragli di opportunità – ha aggiunto Giuda – chiederemo il ripescaggio. Da parte mia so di aver preso la squadra in un momento difficile. Ma la nave arrivò in porto sana e salva, e di questo devo dargli merito.

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